Ucraina, la battaglia è tutt’altro che finita

Dal corrispondente a Kiev un’analisi della situazione militare nell’Est del Paese, dove continuano i bombardamenti. Abbattuto anche un aereo
Ucraina

Potrebbe sembrare che l'esercito ucraino abbia acquisito dei vantaggi nell’Est del Paese, ma sarebbe da ingenui pensare che Putin voglia mollare la presa. Ha ancora nella sua feretra diverse frecce per imporre una pace alle condizioni favorevoli alla Russia:
1) può inviare più soldati e armi pesanti attraverso il confine;
2) se cresce il numero dei morti e dei profughi un “intervento umanitario” da parte dell'esercito russo potrebbe diventare d’attualità;
3) potrebbe provocare incidenti armati alla frontiera, pretesto per una (limitata) invasione delle truppe russe. In ogni caso l’obiettivo del Cremlino è quello di destabilizzare al massimo la situazione nel Donbas, per trasformare il conflitto in guerra civile.

Martedì i filorussi hanno abbattuto un aereo ucraino An-26. Non c’è chiarezza sulla sorte dei membri dell’equipaggio. In questo momento si sa solamente che due piloti sono prigionieri. L’aereo è stato abbattuto mentre volava ad un’altezza di 6.500 km, il che pone interrogativi inquietanti, visto che i missili Manpads, in possesso dei filorussi (incluso il nuovissimo 9K333 “Verba”) non raggiungono mai queste altezze. Il Consiglio nazionale di Sicurezza e difesa presume quindiche l’aereo ucraino sia stato colpito da un cacciabombardiere russo, oppure dai sistemi antiaerei missilistici installati nel territorio russo. Sembra inoltre che dal territorio russo sia stato aperto il fuoco contro delle unità di frontiera nella zona di distaccamento di Luhans’k.

Negli ultimi due giorni i filorussi hanno bombardato con lanciarazzi “Grad” alcuni quartieri della periferia di Donetsk e di altri tre comuni nei pressi delle città. I bossoli trovati sul terreno appartengono alle armi in dotazione alle forze armate russe. Solo nel corso degli ultimi tre giorni a Luhansk sono state uccise 17 persone e 73 sono rimaste ferite. Sono dati resi noti dal sindaco di Luhansk, Serhey Kranchenko.

In questi giorni il presidente dell’Ucraina Poroshenko,durante un incontro con i funzionari statali, ha parlato del cambiamento necessario della tattica delle forse armate ucraine: restringere la zona d’intervento militare, rafforzare la difesa della frontiera e fare tutto il possibile per assicurare la protezione della popolazione civile.

Petro Poroshenko ha anche parlato dell'azione dei militari nei territori liberati. «È molto importante che dai primi secondi della liberazione delle città i militari ucraini si comportino molto responsabilmente, fornendo alla popolazione il cibo in dotazione militare, acqua e tutto quello che hanno».

Sempre martedì è stato liberato un certo numero dei comuni della regione di Luhansk. Nel corso dal giornata, inoltre, l'aviazione dell'Ucraina ha effettuato una serie di attacchi contro gruppi di militanti e di attrezzature militari dei filorussi, in particolare nella zona di Lysychans'k. Sono state distrutte postazioni dei ribelli nei pressi dell'aeroporto di Luhans'k, ma questi hanno continuato a bombardare le posizioni ucraine nell’aeroporto con lanciarazzi.

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