Uber approda a Genova

L'App per smartphone, che vuole proporre un nuovo modo di mobilità alternativa ai taxi, anche nel capoluogo ligure ha destato proteste nonostante l’aumento dei clienti
La nuova app Uber

Dopo Roma e Milano, Uber ora è arrivato a Genova, dove in città già lavora discretamente. «E senza aver speso un centesimo in pubblicità, ma solo grazie alla concorrenza che ha scatenato proteste e cortei. Sì, ripete un autista, sono stati i tassisti ufficiali a farci questa mega pubblicità: è grazie a loro che stiamo lavorando così bene e anche tanto». Il servizio permette di richiedere un autista privato attraverso un'applicazione per dispositivi iPhone e Android, utilizzando un software di spedizione per inviare il professionista abilitato più vicino alla tua posizione. Fornisce una soluzione di pagamento senza contanti che addebita la corsa sulla carta di credito associata al tuo account.

A una settimana dell’inizio del servizio i clienti aumentano e soprattutto il trasporto è gratuito, in città, fino al 10 ottobre. Per ora nessun segnale dalla Regione che aveva bocciato l’iniziativa promettendo di definire con precisione i limiti del servizio e le garanzie per gli utenti, in termini di corretta copertura assicurativa dei veicoli. Mentre Filt Cgil denunciano il pericolo “abusivismo”. Oltre appunto ai taxisti, anche al Comune sono tutti adirati per questo nuovo servizio, che piace all’utenza, costa meno ed è più veloce. E precisa con tutta calma Benedetta Arese Lucini, manager di Uber Italia: «La tecnologia Uber è aperta a tutti gli operatori del settore, compresi i tassisti. Siamo pronti al confronto con l'assessore regionale, e poi solo qualche giorno fa, il commissario dell'Antitrust ha detto che Uber, aumentando la concorrenza, migliora l'offerta e quindi il servizio per i cittadini».

Ad oggi l’unico ente a muoversi contro è stato il Comune, che attraverso l'assessore alla Legalità Elena Fiorini, ha detto che «attiverà dei controlli mirati di polizia giudiziaria contro Uber». Il Comune di Genova sta portando avanti un approfondimento legale per decidere come contrastare Uber – afferma Fiorini –, in Germania la Corte Federale ha dovuto revocare il divieto di operatività per UberPop per un aspetto tecnico-giuridico, perciò è importante impostare la “cura” giusta». E promette che in tempi brevi presenterà i primi esiti dei controlli di polizia giudiziaria.

Secondo una stima sarebbero già 70 le automobili collegate al servizio UberPop, la versione low cost di Uber, a Genova. S’aggiunge al coro anche l'assessore comunale al traffico Anna Dagnino, che dice: «Ci siamo attivati fin da subito insieme ai tassisti per tutelare la legalità, la licenza dei tassisti è piena di contenuti, non è un qualcosa di astratto, è un qualcosa che il Comune stesso vuole difendere». I taxi a Genova sono 869, tante sono le licenze rilasciate dal Comune per questo servizio pubblico che per anni e anni ha servito i passeggeri senza alcuna concorrenza, ma che ora rischia di essere messo in discussione da questo nuovo servizio.

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