Tv2000, la scelta della professionalità

Nuove nomine nella tv della Cei: Paolo Ruffini alla Rete e Lucio Brunelli all’informazione. In una direzione coraggiosa
Tv2000

Tira un vento insolito anche nella “tv dei vescovi”, Tv2000, già Sat2000. Al posto di Dino Boffo (già sostituito da mons. Ceriotti il 14 febbraio scorso), alla direzione della tv e di Radio InBlu è stato nominato Paolo Ruffini, già apprezzato direttore di RaiTre e fino a ieri di La7, mentre per dirigere il settore informazione di tv e radio al posto di Stefano De Martis è stato scelto Lucio Brunelli, noto vaticanista del Tg2, giornalista e scrittore.

Paolo Ruffini (1956), siciliano, cattolico di formazione gesuita, ha cominciato la sua carriera da giornalista (il Mattino, il Messaggero), prima di approdare in Rai, dapprima come direttore dell’informazione Radio (innovativo) e poi dal 2002 alla direzione di RaiTre, dove dà il via a trasmissioni di grande successo, come Che tempo che fa e Report. Dopo essere stato sostituito per motivi politici, per vie tribunalizie torna in sella, prima di traslocare a La7 nel 2011.

Lucio Brunelli (1952), invece, cattolico di estrazione ciellina (romana), giornalista lo è nato e lo è rimasto, dapprima nella carta stampata (30 Giorni, il Sabato, l’Europeo, Epoca…), per poi trasmigrare alla tv, dal 1995 al Tg2. È pure scrittore non solo di saggi ma pure di romanzi.

Come si vede le scelte operate dalla Cei sono state improntate innanzitutto alla professionalità, anche se certamente è stato analizzato il background “cattolico” dei candidati. Forse una vera svolta per la tv dei vescovi, perché possa essere una voce ascoltata non solo da chi si riconosce nella Chiesa cattolica ma anche da un pubblico più vasto, al limite fino alle “periferie esistenziali” tanto care al nuovo papa.

Una presenza mediatica che incrementi, mi sia concesso, la formazione professionale e morale adeguata di nuove leve: giornalisti, registi, autori, operatori tv. Nel panorama mediatico c’è urgentissimo bisogno di gente giovane, preparata ed eticamente coerente: perché non impegnarsi in questa direzione cari Paolo e Lucio?

Ad entrambi i nostri migliori auguri non solo per la loro carriera ma anche e soprattutto perché riescano nell’opera difficilissima di coniugare in modo credibile e professionale Vangelo e comunicazione.

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