Tv: luci e ombre della prossima legge

Tra le norme che più fanno discutere anche quelle relative alla tutela dei minori. il parere di Franco Mugerli, presidente del Comitato Media e Minori
tralicci tv

La tv avrà presto una nuova legge. E’ il Decreto Legislativo n.169 del Governo, ora all’esame delle Commissioni parlamentari Cultura della Camera e Lavori pubblici e comunicazioni del Senato. Il cosiddetto “Decreto Romani” che recepisce la direttiva europea 2007/65/CE sui servizi media audiovisivi, integrandola con nuove norme che sostituiranno il precedente Testo Unico sulla televisione.

 

Tra le norme che più fanno discutere anche quelle relative alla tutela dei minori.

Ecco il giudizio di Franco Mugerli, Presidente del Comitato Media e Minori, presso il Ministero dello Sviluppo Economico: “E’ senz’altro positivo il divieto alla trasmissione diurna di programmi gravemente lesivi per minori, come quelli pornografici, su tutte le piattaforme e anche se criptati, anche se vorrei ricordare che la Direttiva stabilisce un divieto assoluto di trasmissione per questi programmi.

Verranno trasmessi solo di notte, con l’adozione di un sistema di protezione, tutti i contenuti ad accesso condizionato, in base a un sistema di classificazione adottato da ciascun fornitore sulla base dei criteri predisposti dal Comitato Media e Minori e approvati con decreto ministeriale.

Tali contenuti a visione non libera dovranno essere offerti con una funzione di controllo parentale che inibisca l’accesso al contenuto stesso, salva la possibilità per l’utente di disattivare la funzione tramite digitazione di uno specifico codice segreto. Per quanto riguarda le trasmissioni diurne viene ribadito il divieto alla trasmissione di film vietati ai minori di 14 anni dalle 7 alle 23 su tutte le piattaforme di trasmissione, anche on demand.Così pure è riconfermata la fascia protetta per i minori dalle 16 alle 19.

Nel rilevare positivamente queste disposizioni, tuttavia al Governo e alle Commissioni parlamentari chiediamo alcune modifiche del testo che riteniamo assolutamente indispensabili per evitare che in sede applicativa, con una interpretazione “di parte”, nelle ore diurne possano essere trasmessi programmi che possano nuocere allo sviluppo fisico, mentale e morale dei minori, individuando gli accorgimenti tecnici idonei ad escludere che i minori vedano o ascoltino normalmente tali programmi.”  

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