Tutto quello che avremmo potuto essere io e te se non fossimo stati io e te
Romanzo d’esordio di uno dei più importanti registi, autori di teatro e tivù spagnoli, colpito da tre tumori. «Sono molte le domande che uno si pone nel momento in cui si ammala: innanzitutto “perché è toccato proprio a me?”. Poi quando sopravvivi e tanti intorno a te non ce la fanno, ti chiedi nuovamente “perché proprio io?”. Non mi considero un eletto, ma una persona fortunata». Tra le righe di questo romanzo surreale, con atmosfere da fantascienza, si ha la sensazione che all’autore prema soprattutto trasformare le situazioni dolorose in occasioni di rinascita e riscatto.
Il libro è la storia di un ragazzo che ha perso la madre e che nello stesso giorno della perdita trova persone fondamentali. Nel dolore è racchiuso un potere immenso, creativo e di cambiamento. Il mondo di Espinosa è costellato di personaggi originali, un ragazzo capace di leggere i pensieri degli altri, guardandolinegli occhi, un extraterrestre generoso e capace di sopportare il dolore, una ragazza amante della vita, una madre eccentrica innamorata del teatro. Personaggi capaci di smettere di sognare, ma non di amare. L’autore indaga in forma originale la mente umana e la sua fragilità, l’impronta materna nell’educazione di un figlio, il valore dell’amore, dell’incontro tra persone sconosciute, il confine tra sonno e veglia, tra vita e morte. Una storia magica che sfiora delicatamente temi profondi.