Tutti solidali coi clochard

Il Comune avvia la raccolta di indumenti pesanti da distribuire ai senza fissa dimora. Dal 2013, inoltre, sarà potenziato e reso gratuito il servizio docce
barboni a milano

Coperte di lana, sacchi a pelo, cappotti e giacconi invernali. Il Comune insieme a dodici associazioni attive nel sostegno e nell'accoglienza dei clochard raccoglierà questo materiale con nove gazebo che verranno allestiti nel capoluogo lombardo, sabato prossimo 17 novembre, per poi distribuirlo ai senza tetto in previsione dell’inverno.

A questo proposito  sempre il Comune di Milano invita a segnalare le persone in stato di bisogno e a contattare le due strutture comunali che si occupano del soccorso e della prima accoglienza di chi ha bisogno di un posto letto: il Centro aiuto stazione Centrale e la Casa dell'accoglienza (viale Ortles).

Con questa iniziativa dall'assessorato alle Politiche sociali si chiede ai milanesi di dare una mano a chi si trova in difficoltà, donando quello che non si usa più per darlo ai senzatetto e a chi ne avrà bisogno nei mesi invernali che ci aspettano.

Un’altra operazione, denominata "Operazione dignità", sarà attivata prossimamente sempre dal Comune di Milano attraverso l’Assessorato ai servizi sociali. Dalla prossima settimana e per il resto dell’inverno, gli uomini dell’assessorato faranno dei sopralluoghi notturni, e tra loro ci sarà lo stesso assessore Majorino. Perché, spiega quest'ultimo: «Dobbiamo uscire da una logica dell’accoglienza come emergenza e garantire sempre di più standard di qualità. Il diritto alla dignità deve riguardare tutti, anche chi vive per strada».

E in emergenza, appunto, lo scorso anno fu aperto il mezzanino della stazione Centrale: un rifugio per le notti più fredde. «Quest’anno abbiamo aumentato i posti letto fino a 2.500 e vorremmo garantire a tutti un riparo migliore». Si comincerà con il potenziare le docce, attualmente distribuite in tre diversi punti della città. Per utilizzarle, clochard e bisognosi pagano un euro. Dal 2013 saranno gratis e a chi si presenterà, verrà chiesto di compilare una scheda: un modo per cercare di creare un contatto con i servizi sociali. L’obiettivo è anche aumentare l’offerta creando una "rete" con le strutture del terzo settore: da solo, il Comune garantisce 2.500 docce al mese per un massimo di 30mila all’anno; si potrebbe arrivare a 5mila al giorno.

Tra i privati, si cerca anche chi possa regalare kit con shampoo o sapone da distribuire a chi vive per strada. E il 17 novembre si replica la giornata di mobilitazione in cui si chiederà alla città di donare sacchi a pelo, vestiti o coperte. Il Comune pubblicherà un nuovo bando e l’abolizione di quell’euro sarà uno dei nuovi requisiti che chiederà a chi, poi, dovrà gestire le strutture dell’amministrazione. Un altro grande aiuto offerto a persone che vivono in condizioni di indigenza estrema, senza dimora: a coloro che troviamo di notte per le strade della città avvolti nei cartoni e nel sacco a pelo.

Attualmente, per lavarsi molti si recano presso l’Opera S. Francesco gestita dai Cappuccini. Qui, una volta a settimana, chi accede al servizio docce riceve gratuitamente un cambio di biancheria intima nuova e quanto necessita per la doccia e per radersi, oltre agli asciugamani che vengono restituiti dopo l'uso. Insieme alla mensa, il servizio non conosce soste. Le docce quotidianamente sono aperte per cinque ore e mezza in due fasce orarie e la media degli accessi è di circa 250 al giorno. Inoltre dal 2011 è iniziato anche il servizio docce per le donne. Due dati curiosi: nel 2011 sono state erogate 26.453 docce, 15.431 pediluvi e 13.260 barbe consumando migliaia di metri cubi d'acqua per un costo di 8.752 euro. Inoltre sono state  distribuite oltre 500 candele che gli utenti portano con sé per avere un minimo di luce nelle loro faticose nottate.

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