A tutte le vittime della Concordia, insieme a Girolamo

Abbiamo voluto ricordare tutte e 32 le vittime di una delle più grandi sciagure in mare degli ultimi tempi: il naufragio della Costa Concordia
Costa Concordia

In questi giorni, cadono 10 anni dalla tragedia della Costa Concordia – una delle più grandi imbarcazioni da crociera presenti sui mari –, naufragata, nella tragica notte del 13 gennaio 2012, davanti all’Isola di Giglio. Da mesi, ed anche anni, si parla, in particolar modo, di alcune vittime di quel giorno, come Giuseppe Girolamo, il musicista che ha, presumibilmente, ceduto il suo posto sulla scialuppa a varie persone, fra cui la nostra amica Antonella Bologna di Palermo e i suoi figli (la cui intervista è uscita in Città Nuova il 26 febbraio 2019).

Per Giuseppe, “l’eroe di Alberobello”, sono andati in onda vari appuntamenti in diverse emittenti televisive, e si è celebrata ieri 14 gennaio, una santa messa in suo suffragio, a Coreggia, presso la parrocchia di San Vito. Era, d’altronde, un ragazzo speciale. Lo ricorda per noi, la giornalista sua conoscente Mariangela Palmisano: «Un ragazzo responsabile che a 12 anni prendeva la sua bici per venire a Coreggia per il suo primo lavoro estivo nella bottega di Pierino Rotolo; un ragazzo che, come tutti, ha fatto per anni anche il cameriere sognando di poter vivere della sua passione».

Giuseppe era, infatti, un ragazzo umile. Il suo destino ad Alberobello, con tutta probabilità, gli stava stretto, e lui voleva vivere di una realtà controcorrente: la musica. «Come dimostrare, però, ormai trentenne, che poteva vivere proprio di musica? – ci racconta Mariangela. – Aveva, dunque, accettato di suonare sulla Costa Concordia, nella band dei Dee Dee Smith come batterista, malgrado amasse il basso». Poi, il triste epilogo, la sciagura, il dono della scialuppa ad altri, pur consapevole che lui non sapesse nuotare. È stato ritrovato in mare, due mesi dopo il disastro, riconosciuto a seguito di analisi del Dna.

Mariangela non è legata a Giuseppe da amicizia condivisa, ma lo ricorda, lo stesso, con affetto, perché lo incontrava spesso per le vie di Alberobello, col suo strumento in spalla. Il padre di Mariangela (malato, deceduto per trasfusione di sangue infetto) è stato seppellito, altra Dio-coincidenza, per tanto tempo, proprio difronte la tomba di Giuseppe Girolamo: «Cosicché – ci dice la Palmisano – quando andavo da papà, ritrovavo Giuseppe. Poi a mio padre piaceva la musica; chissà che non si siano incontrati in cielo».

Mariangela in tutti questi anni ha sempre desiderato che a Giuseppe venisse intitolata una classe di musica per essere ricordato dai futuri musicisti. Il Comune aveva deliberato sin da subito la possibilità di dedicare la piazza centrale che fu declinata dalla mamma. In parallelo, era partita pare anche una richiesta di conferimento della medaglia al valore civile. Finora, niente di tutto ciò è avvenuto, eppure Girolamo è considerato da tanti un eroe.

Città Nuova è stata fra le prime testate a riportare, peraltro, la toccante testimonianza della signora Antonella Bologna (superstite della Costa Concordia), che ci disse che in quei drammatici momenti, nel frattempo che la nave era inclinata, si strattonavano tutti per salire nelle scialuppe e si pensava “o muori tu o muio io”, un uomo, vestito di nero, permise a lei e ai figli, di salire nella terza scialuppa, per poi sparire nel nulla. Non esitò a definirlo “un angelo”. Per lei, fu proprio lui, Giuseppe Girolamo, a salvarli.

Insieme a lui, ci sembra però doveroso ricordare tutte le altre vittime del naufragio della Costa Concordia, uomini, donne e anche in bambini che, quel tragico 13 gennaio del 2012, hanno perso la vita.

Sono messi in ordine alfabetico e fra parentesi è indicata la loro età:

Dayana Arlotti, passeggera (6); Williams Arlotti, passeggero (37); Elisabeth Bauer, passeggera (79); Michael Blemand, passeggero (25); Tomás Alberto Costilla Mendoza, membro dell’equipaggio, inserviente (49); Maria D’Introno, passeggera (30); Sándor Fehér, membro dell’equipaggio, violinista (30); Horst Galle, passeggero (38); Christina Mathilde Ganz, passeggera (66); Norbert Josef Ganz, passeggero (72).

E ancora: Giuseppe Girolamo, membro dell’equipaggio, batterista (30); Jeanne Yvonne Gregoire, passeggera (70); Pierre André Émile Gregoire, passeggero (69); Gabriele Maria Grube, passeggera (52); Guillermo Gual Buades, passeggero (68); Barbara Ann Heil, passeggera (70); Gerald Frank Heil, passeggero (70); Egon Martin Hoer, passeggero (74); Mylene Lisiane Marie Théreèse Litzler, passeggera (23); Giovanni Masia, passeggero (86); Jean Pierre Micheaud, passeggero (72).

Infine: Margarethe Neth, passeggera (62); Russel Terence Rebello, membro dell’equipaggio, cameriere di sala (32); Inge Schall, passeggera (72); Johanna Margrit Schroeter, passeggera (60); Francis Servel, passeggero (71); Erika Fani Soria Molina, membro dell’equipaggio, cameriera (35); Siglinde Stumpf, passeggera (67); Maria Grazia Trecarichi, passeggera (50); Luisa Antonia Virzì, passeggera (49); Brunhild Werp, passeggera (73); Josef Werp, passeggero (68).

Costa Concordia

A Giglio Porto (frazione del Comune italiano dell’Isola del Giglio, nella provincia di Grosseto, in Toscana), sul Molo di Levante (Molo Rosso), è stata posta una targa commemorativa in loro ricordo. A ricordo eterno, cioè, di chi avrebbe voluto avere ancora tante primavere da spendere su questa martoriata, eppur bellissima terra. Possano le loro anime riposare in pace.

 

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