Tsipras e Trump, così diversi…

Visita ufficiale del premier greco a Washington: dibattiti e feroci polemiche dall’opposizione (e non solo), non tanto per la motivazione quanto per i risultati che sembrano nulli. A meno che…

Tsipras ha ricevuto simpatia e incoraggiamento dal presidente Trump, ma non ha ottenuto niente in concreto, mentre ha firmato un accordo militare da 2,4 miliardi di dollari fortemente contestato da tutti. Il premier si e recato a Washington per sostenere che la Grecia è una destinazione ideale per gli investimenti stranieri, che il Paese comincia a riprendersi e che presenta una grande stabilità in una zona geostrategica assai turbolenta. Il premier ha voluto pure spiegare a Trump la necessità di un alleggerimento del debito pubblico e di un suo sostegno per un tale traguardo. Tsipras, parlando ai mass media statunitensi e internazionali (FtBloombergPoliticoPbs, Cnbc, Washington Post, Wsj) si è riferito alle sue priorità, tra cui la conclusione della terza valutazione del programma di salvataggio e le misure per l’alleggerimento del debito pubblico. Il premier ha incontrato pure investitori statunitensi e businessmen che hanno manifestato il loro grande interesse per gli investimenti in Grecia.

Trump Welcomes PM Tsipras of Greece

Ma i risultati della visita non sono stati chiari e promettenti come sperato. Secondo molti analisti che sono stati particolarmente critici, Tsipras è andato negli Usa per parlare d’investimenti senza però essere accompagnato da imprenditori greci o rappresentanti di associazioni industriali. In più, tranne la simpatia espressa dal presidente Trump e dichiarazioni da parte sua del tipo: «La Grecia sta facendo un grande lavoro per riprendersi» o «siamo grandi amici e alleati», o ancora: «Sosteniamo un piano responsabile di ristrutturazione del debito greco», Tsipras non solo non ha ottenuto aiuti concreti ma ha pure promesso un accordo di rinnovamento della flotta degli aerei militari F-16 con un contratto di 2,4 miliardi di dollari (!) nel momento in cui sono migliaia le persone che aspettano più di tre anni per cominciare a prendere le loro pensioni, gli ospedali non funzionano, la disoccupazione aumenta e, secondo l’ultima ricerca dell’Istituto del lavoro, è risalita al 28,7% nel primo trimestre del 2017, cioè un greco su tre vive in condizioni di povertà. Persino il consumo alimentare si è ridotto del 27%. In questo contesto la dichiarazione del presidente Trump che l’accordo sugli F-16 potrebbe ridurre la disoccupazione negli Stati Uniti ha portato tutti (politici, giornalisti e opinione pubblica) ai limiti di sopportazione.

Sempre secondo molti analisti, la simpatia del presidente Trump è giustificata visto che, come lui stesso ha detto, la Grecia dedica il 2,38% del Pil alla Difesa, la seconda più alta percentuale nella Nato dopo gli Stati Uniti, nonostante la crisi e sua fragile situazione finanziaria. In più, visto che la Turchia è un alleato imprevedibile, la Grecia è invece un alleato relativamente stabile. La reazione turca all’accordo sugli F-16 è stato l’aumento delle violazioni dello spazio aereo greco da parte turca, anche se i media turchi non si sono espressi. Questo accordo ha messo a disagio pure le istituzioni europee, visto che il costo del rinnovamento degli F-16 è molto alto ed è difficile che l’attuale situazione finanziaria del Paese possa sostenerlo. A onore del vero, ci si chiede pure se questa visita sia stata un errore del premier oppure se l’incontro abbia portato ad altri tipi di investimenti che non sono stati resi pubblici. Si vedrà.

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