Troppa indulgenza?
Nel sogno
«Faide in Vaticano a danno di mons. Viganò, segretario del Governatorato silurato di recente, preti pedofili, preti che violentano minorenni: e Città Nuova dorme nel suo sogno».
Lotta inane
«Ho letto con piacere quanto scritto da Lòriga sullo Ior e il Vaticano. In gran ritardo, ma ha scritto. A un certo punto mi è sembrato quasi Il ruggito del coniglio (noto titolo della ben nota trasmissione di Radio2), perché voleva dire ma si tratteneva, cercava vocaboli che non urtassero la sensibilità dei riciclatori di denaro sporco dello Ior senza doverlo/volerlo dire. Insomma, mi è sembrata una lotta inane contro sé stesso e il buon senso di dire sì sì, no no.
«Dite a Lòriga, ma serve per tutti, che questa mattina è comparsa in Internet la notizia ufficiale del Dipartimento di Stato degli Usa che il Vaticano è stato messo nella lista nera dei Paesi riciclatori di denaro sporco. Ufficialmente, finalmente, qualcuno si è stufato delle porcherie dello Ior e lo dice apertamente a livello ufficiale e non solo su libri mai contestati né dallo Ior né dal Vaticano.
«Il papa defunto, Giovanni Paolo II, aveva cambiato ben tre amministratori/direttori dello Ior dopo il famigerato Marcincus. E questo ultimo papa, tra i suoi primi atti, ha cambiato nuovamente il top manager dell Ior. Leggete un po’ di libri sull’argomento, tra cui Vaticano S.p.a., ricavato dai verbali scritti dal mons. verbalizzante le riunioni del Cda dello Ior».
Il peccato
«Sono rimasta molto male per il fatto che si spiattellano i problemi vaticani sui giornali e in tv. Quando vengo a conoscenza del peccato, non mi metto a raccontarlo a tutti…».
Città Nuova dorme o scrive in ritardo. Formidabile davvero! Mentre è in letargo, ha pubblicato numerosi articoli sui preti pedofili, sulle vittime, sui vescovi coinvolti, sull’accesso al seminario e sulla formazione, sulle vicende di un’intera Chiesa come quella irlandese. In preda al sonno ha fatto pure presente quanti avvocati e mass media sono economicamente interessati a diffondere voci screditanti. Abbiamo scritto sul quindicinale e sul sito quotidiano. Ma solo quando eravamo in possesso di certezze, non di illazioni.
Questo è nostro il modo di fare informazione. E non ci piace cercare di servire la verità ferendo gli altri. Denunciamo le responsabilità ma senza accanirsi contro la persona. Allo Ior ci sono «riciclatori di denaro sporco»: un lettore l’ha sentenziato, ed è dispiaciuto che non siamo allineati alla sua condanna maturata con qualche lettura. E forse anche i conigli non sono da disprezzare: le lunghe orecchie favoriscono l’ascolto, e il continuo masticare la riflessione.