Triduo Pasquale
VENERDÌ SANTO Antifona d’ingresso Sono i tuoi occhi – emersi dal gorgo Immemori dello spasimo – assetati Di tutto ciò che è reale. È la vita la malattia mortale. (per Pina) PANGE LINGUA Lo scherzo serio della morte: morire ridendo come un eroe operaio che lascia all’improvviso i nipoti a sussurrare – piangendo – le sue battute. Secondo me ci fa un altro scherzo e per Pasqua risorge. (Per Attilio) SABATO SANTO I tabernacoli aperti e le madonne di legno mi chiamano fuori: al vento al mare al sole al mondo dove la croce è stata innalzata: è il mondo il luogo del tuo Spirito DOSSOLOGIA DELLA SECONDA DOMENICA DOPO PASQUA Stamani nella chiesa abbandonata inondata di sole dopo il lento lavacro delle preghiere Il Tuo Corpo sapeva di giglio marino e m’ha inebriato. Io ti portavo senza saperlo il sapore dell’isola il cisto il lentisco l’agro del sudore ed il fuoco della notte nei panni. Mentre fuori il mare era tutto fresco di vento.