Trento, carismi per la missione educativa
Ha poi continuato citando le parole di papa Benedetto XVI, allora card. Ratzinger, al congresso mondiale dei movimenti nel 1998: «I carismi sono un centro di vita che non scalza le strutture della Chiesa locale ma neppure coincide sic et simpliciter con essa, poiché vi opera come forza vivificante, e costituisce al tempo stesso una riserva da cui
Infine ha riportato il pensiero del nuovo responsabile del dicastero della vita consacrata, l’arcivescovo Braz de Aviz: «Ogni carisma nella Chiesa è come un bel fiore. Insieme i fiori fanno un giardino e dobbiamo preoccuparci non solo del singolo fiore ma anche del giardino nel suo complesso. Qual è il rapporto tra i vari carismi? Questi fiori hanno la capacità di vedere la bellezza degli altri? Se si vuole che questo giardino sia florido, bisogna che i fiori crescano insieme. Credo che questo sia qualcosa che dobbiamo riscoprire nella Chiesa».
Concludendo la sua introduzione, Cozza ha ricordato che anche l’emergenza educativa coinvolge nel suo più denso significato i carismi, impegnandoli a continuare a vivere parabole e spargere semi e di una nuova cultura. A conferma di queste parole è stato proposto un video: «La forza educativa della fede nella comunione ecclesiale», preparato per mettere in luce le frasi-simbolo dei fondatori e delle fondatrici sul tema dell’educazione e della formazione (allegato pdf).
Successivamente Tiziano Lorenzin, ofmconv, biblista, è intervenuto con una riflessione sul brano della Prima Lettera ai Tessalonicesi (5,11-28) dove san Paolo elenca le condizioni perché la comunità dei fedeli sia animata dal rispetto reciproco, dalla pazienza verso tutti, dalla pace fra tutti. Ha sottolineato, poi, che
A partire dai diversi vissuti esperienziali, nel dialogo i vari interventi hanno sottolineato l’importanza della Parola vissuta che porta i cristiani ad essere segno di testimonianza fraterna nella Chiesa e nella società. Lorenzin, per esempio, ha fatto riferimento alla sua esperienza personale di quando, ancora bambino, si era innamorato di san Francesco, entrando poi nei conventuali. In seguito, una sua studentessa gli ha fatto conoscere il Cammino Neocatecumenale che, aiutandolo a sperimentare la Parola in “presa diretta” con la sua vita, gli ha fatto riscoprire il carisma francescano.
Mons. Luigi Bressan, arcivescovo di Trento, nel suo intervento conclusiva ha detto: «Grazie mille a voi tutti e complimenti per questa iniziativa che fa onore alla diocesi intera… Chiaramente, sia ai religiosi/e che ai gruppi più impegnati ecclesialmente, quello che si domanda è un aiuto grande alla spiritualità, perché gli aspetti organizzativi lasciamoli fare a chi è più competente… voi sarete tutti capacissimi anche in questo, ma lo Spirito vi porta ad essere questi animatori». Accennando poi alle statistiche sulla poca conoscenza della Parola da parte dei cristiani, ha sottolineato «la necessità di creare dei luoghi, dei gruppi dove si approfondisca
Al termine dell’incontro, era visibile sui volti di tutti la gioia di essere stati dono l’uno per l’altro: