Tree Sitting, per salvare gli alberi di Natale
Le feste sono finite ed è arrivato il momento di togliere gli addobbi dal proprio albero e riposizionarlo in cantina, ma cosa fare se abbiamo deciso di prendere un abete vero per Natale? Il rischio è di non riuscire a prendersene cura nel modo giusto e alla fine la decisione più semplice diventa quella di lasciar morire la pianta.
Per questo, dal 2018, a Firenze, è nata l’iniziativa Tree Sitting, un modo per far continuare a vivere gli alberi di Natale anche dopo il periodo delle feste. Gli abeti in buone condizioni, vengono infatti affidati agli esperti vivaisti e ai giardinieri del parco di Poggio Valicaia di Scandicci, che per un anno si prenderanno cura degli alberi al costo di 10 euro annuali, per poi riconsegnare la pianta al proprietario il Natale successivo.
Una scelta ambientale e sostenibile, realizzata grazie alla collaborazione tra il Parco Museo di Arte Ambientale di Poggio Valicaia nel comune di Scandicci e alla cooperativa Giglio del Campo, con l’obiettivo di disincentivare l’utilizzo di alberi di Natale finti, spesso di plastica, contribuendo invece alla tutela delle piante e al riciclo sostenibile.
Dal 16 gennaio, dalle ore 8 alle ore 14, si potrà portare il proprio abete all’Eco-centro di San Donato, qui la pianta sarà valutata da un esperto che deciderà se l’albero può essere custodito durante l’anno presso il parco di Poggio Valicaia di Scandicci o se invece dovrà essere smaltito da Alia Servizi Ambientali SPA per diventare compost. Se l’albero verrà portato al parco, sarà possibile monitorarlo durante tutto l’anno attraverso l’app (www.treesitting.it), per poi riprenderlo il prossimo Natale. Se gli alberi non dovessero sopravvivere per mancanza di radici o per aver sofferto il caldo in appartamento, il contributo annuo di 10 euro non viene richiesto.
Per partecipare al Tree Sitting basta avere o acquistare un abete vero, con radici, dargli un nome, e dopo la Befana lasciarlo in custodia al Parco di Poggio Valicaia per il periodo da gennaio a dicembre. Le attenzioni riservate alle piante durante gli 11 mesi di custodia sono le migliori possibili, prova ne è che su 618 alberi consegnati in quattro anni di attività, provenienti da sette comuni, ben 460 sono stati riconsegnati.