Tre milioni alla Mecca
«Gli uomini che ne hanno la possibilità hanno il dovere verso Dio di fare il pellegrinaggio alla Sacra Casa» (Corano 3, 96-97).
«In verità, la prima Casa Sacra fondata per gli uomini è quella che è in Bakka, Casa benedetta e guida per tutte le creature, dove ci saranno segni evidenti come il luogo dove Abramo si fermò a pregare; e chi vi entra è al sicuro. Gli uomini che ne hanno la possibilità hanno il dovere verso Dio di fare il pellegrinaggio alla Sacra Casa» (Corano 3, 96-97).
Il Corano invita, almeno una volta nella vita, al pellegrinaggio (hajj) alla Mecca dove, coperti di due vesti candide, simbolo di purezza e dell’uguaglianza di tutti i fedeli davanti ad Allah, uomini e donne, quasi tre milioni quest’anno, convergono dal mondo intero a testimonianza dell’unità della famiglia umana e dell’universalità della comunità musulmana. Diverse manifestazioni rituali ricordano Abramo e il Profeta, le due figure che scandiscono i momenti del pellegrinaggio. La circuambulazione della Ka’bah – la sacra casa costruita dal patriarca Abramo -, il raduno e il discorso dell’Imam sul monte di Arafat restano le immagini più emblematiche di questa esperienza che purifica da «povertà e peccato come il mantice del fabbro elimina le scorie del ferro», come dice Tabrizi nel Mishkat.