Tre impegni per la famiglia richiesti ai futuri sindaci

La campagna #IoStoConIBiberon promossa dal Forum delle Famiglie chiede ai candidati di sottoscrivere una carta che impegni le future amministrazioni in iniziative a favore dei nuclei familiari
Una famiglia numerosa

Chiedere maggiori tutele e garanzie più complete per la famiglia. È l’obiettivo della campagna di comunicazione #IoStoConIBiberon che il Forum delle associazioni familiari ha promosso durante le amministrative e che continua in vista dei ballottaggi.

 

Un campagna che dal 15 maggio è sbarcata sui social, da Twitter a Facebook, per sostenere lo sviluppo di politiche in favore dei nuclei familiari, ed è rivolta in particolare ai candidati sindaco: l’invito è quello a sottoscrivere la Carta "Tre impegni per la famiglia", con cui ciascuna futura amministrazione si impegna ad operare in almeno tre dei seguenti ambiti: politiche tariffarie; casa e spazi urbani; tempi del lavoro e tempi della famiglia; lavoro per i giovani; disabilità in famiglia; sostegno alla genitorialità, con particolare attenzione alle politiche per favorire la maternità e le responsabilità educative; conservazione dell'occupazione lavorativa, servizi di cura; auto-aiuto tra le famiglie; integrazione delle famiglie immigrate.

 

Partendo dal presupposto che «la famiglia – come recita la campagna – è il primo luogo della solidarietà e della gratuità, il luogo in cui le relazioni di cura garantisco la piena umanizzazione di tutti i suoi membri», l’iniziativa vuole anzitutto porre l’attenzione sulla soggettività sociale della famiglia e sul contributo che essa può offrire al benessere della società: «Occorre considerare che la tua città vive bene se vivono bene i suoi abitanti, e che la qualità della vita è strettamente connessa con la vita familiare». In altre parole, in quanto cellula di base di quel corpo sociale che è la comunità, la famiglia rappresenta un valore fondamentale da tutelare e promuovere. In modo concreto però – si sottolinea – al di là dei proclami e delle promesse. Serve dunque riportare la famiglia «al centro della vita quotidiana», rendendola «interlocutrice diretta dell’azione amministrativa», e creare un ambiente favorevole alla famiglia e in particolare a quella che intende generare figli, offrendo servizi sostenibili in termini di costi, tempi e flessibilità: «Una grande alleanza di amministratori impegnati a sostegno della famiglia».

 

Un’alleanza che sollecita però anche il coinvolgimento dei cittadini comuni che attraverso i social possono promuovere l’iniziativa e far diventare “virali” i suoi temi e gli slogan. Per gli utenti di Twitter e Facebook basta scrivere, condividere o rilanciare l’hashtag #IoStoConIBiberon, magari realizzando un breve video o pubblicando una foto per dare il proprio contributo a sostegno della campagna, per tutti gli altri la differenza la si fa nel segreto dell’urna.

 

«In sostanza – ha spiegato Gigi De Palo, presidente del Forum delle associazioni familiari in occasione di un seminario sul tema “Famiglia, la vera impresa in Italia” – c’è da decidere se essere curatori fallimentari di un Paese che non fa più figli oppure se investire le risorse sull’impresa che produce più frutti».

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