Trasporti, aumenti e disagi per i napoletani

L’Anm, azienda che si occupa del trasporto cittadino e provinciale a Napoli, è al centro dell’ennesima polemica. Che stavolta non sembra destinata a spegnersi.
ANSA/CESARE ABBATE

Quella che stiamo vivendo si era già preannunciata come l’ennesima estate nera per i trasporti napoletani. L’Anm è sempre più in crisi, con conti perennemente in rosso e tantissime difficoltà nell’assecondare i bisogni dei pendolari. Inutile affermare dunque che i disagi attuali non solo erano previsti, ma non potevano essere evitati. Uniche vittime, al solito, i cittadini partenopei, protagonisti indiretti di una problematica che sembra non riuscire ad avere mai fine.

Già l’anno scorso, nell’ambito del piano di rilancio dell’azienda votato dal Consiglio comunale, erano stati citati possibili – se non probabili – aumenti per i prezzi dei biglietti. Aumenti che puntualmente hanno assunto forma concreta da qualche settimana, con precisione dal 12 giugno. Colpiti praticamente tutti i settori, tra cui anche quello riguardante i ticket delle corse singole che ha subito un aumento di 10 centesimi a biglietto. Una situazione estremamente paradossale, se si pensa anche al contesto attuale della circolazione cittadina. Ad un aumento dei prezzi non si è di certo accompagnata una maggior presenza parallela di corse tra bus e metropolitana, anzi: incredibilmente, come in ogni estate, le corse sono state anche ridotte. E il paragone con le altre città italiane sembra davvero impietoso, data la palese scarsità di mezzi e l’incredibile (ma abitudinaria) attesa a cui i napoletani sono abituati.

In molti però dimostrano di essere ormai saturi a riguardo. «Trovo davvero indecente che una città come Napoli non abbia dei mezzi di trasporto all’altezza di una metropoli -, osserva una signora alla fermata del 130. – Se si perde una corsa diventa un dramma: bisogna arrivare alla fermata con estremo anticipo, e nemmeno così a volte si riesce a ovviare al problema». Disagi enormi anche per gli studenti, in particolare quelli universitari: «L’altro giorno ho fatto tardi ad un esame a causa di un problema della metro. Ho rischiato persino di non poterlo più sostenere», spiega contrariato un ragazzo. Oltre a questo, non sono stati pochi gli episodi difficili avvenuti durante le corse, soprattutto per quanto riguarda l’affollamento in certi orari della Linea 1 della metropolitana cittadina. Ad esempio ha fatto scalpore sui social network la foto di un uomo soccorso all’esterno del vagone, dopo che il troppo caldo causato anche dalla folla presente nel mezzo gli aveva provocato un mancamento.

Va aggiunto, inoltre, che il biennio 2016-2017 sta mettendo letteralmente in ginocchio l’Anm. O meglio, i cittadini, che sono stati privati anche della funicolare centrale a causa di importanti lavori di manutenzione. La stessa funicolare avrebbe dovuto riaprire entro la prima metà di luglio ma, almeno ad oggi, questo non è ancora avvenuto. Oltre al danno, per i pendolari si è aggiunta la beffa: dal 17 luglio è chiusa anche la funicolare di Mergellina, come specificato proprio dall’azienda privata che gestisce i trasporti napoletani. Riaprirà al termine della stagione estiva e, nel frattempo, sarà attivata la linea occasionale 621.

L’estate nera continua a proseguire, e non è detto che con l’avvento dell’autunno qualcosa possa muoversi in positivo. E ovviamente, come spesso accade, ad uscire sconfitti sono solo i cittadini.

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