Trascurato dalla moglie

«Da quando è nato il nostro primo bambino, mia moglie rivolge a lui tutte le sue attenzioni e io mi sento trascurato». Giorgio ‑ Roma
Famiglia

Forse tanti di noi hanno vissuto la tua stessa esperienza: quando nasce un bambino, specialmente il primo, necessariamente si rompono i vecchi equilibri. La coppia deve allora trovare il coraggio di uscire dai ruoli consolidati e trovarne insieme dei nuovi; è in quell’insieme il segreto per una nuova organizzazione, in cui nessuno si senta escluso. È logico che la donna venga assorbita dalle gioie e dalla fatica che richiede un neonato; d’altronde la nascita del figlio, anche per le modificazioni ormonali che determina, ha per lei una risonanza in tutto l’organismo (almeno fino allo svezzamento). Per l’uomo, invece, è diverso. Egli «sia pure con tutta la sua partecipazione all’essere genitore, si trova sempre “all’esterno” del processo della gravidanza e della nascita del bambino, e deve per tanti aspetti imparare dalla madre la sua propria “paternità”».

 

Il neonato, però, chiede un grande impegno non solo alla donna, ma a entrambi, anche se con modalità diverse. La mamma, essendo più coinvolta emotivamente e fisicamente, può assumere un atteggiamento ipercritico nei confronti del papà, che soffre per gli spazi perduti. A volte ne risente anche la vita intima, per cui l’uomo può sentirsi trascurato anche sotto questo aspetto.

 

È necessario per entrambi il coraggio di uscire dal sentimentalismo e dall’egocentrismo, ed essere più attenti al disagio del partner, anche se si passano notti insonni e sembra perduta la complicità di prima. Questo è un momento di passaggio; ma se si impara a sostenersi a vicenda, sarà una vera scuola di altruismo, utile per tutta la vita. È importante non mettersi in posizione di attesa, ma prendere tutte quelle iniziative, suggeriteci dalla fantasia dell’amore: per esempio saper ascoltare, sistemare insieme la casa, soprattutto crescere nella tenerezza (una piccola sorpresa, una cenetta romantica, una lettera, tanti sms).

 

Da parte tua cerca anche di trovare il momento giusto per condividere con tua moglie i tuoi disagi, sapendo accogliere però anche i suoi; soprattutto cerca di sviluppare un atteggiamento protettivo nei suoi riguardi e nei riguardi del bambino. Sarà per lei la medicina migliore per sostenerla in questo momento faticoso, in cui è costretta a vivere quasi in simbiosi con lui. Allora sarà più facile una condivisione serena delle vostre nuove responsabilità e un rifiorire della vostra relazione.

spaziofamiglia@cittanuova.it

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons