Tra eleganza e giochi di luce

Tulle, sete jacquard e ricami. Tessuti dipinti a mano, giochi di colori. La sfilata di Tony Ward è un inno alla creatività e alla pace
abito Tony Ward

Le luci si spengono, parte la musica, solo la passerella rimane illuminata. Le modelle scelte dallo stilista Tony Ward iniziano a sfilare ed un mondo di giochi di colori e luci, innovazione ed eleganza, si apre davanti gli invitati alla sfilata della collezione primavera-estate 2013.

Tutto è iniziato quando, due anni fa, per errore, lo stilista libanese ha versato del silicone su un taglio di tulle. Lui stesso ci confida: «da un incidente tecnico siamo arrivati a dare un effetto tridimensionale». Grazie allo studio, alle ore di lavoro faticoso e meticoloso, ma soprattutto grazie al genio di Tony Ward e alla bravura dei suoi collaboratori, un semplice errore è diventato lo spunto per creare dei capolavori.

Le stoffe utilizzate sono tra le più preziose: tulle, sete jacquard, georgette e pizzo, tutto è dipinto a mano ed il risultato è sorprendente. La silhouette è sensuale, «sono abiti disegnati per donne sicure di sé, gli abiti devono riflettere la propria personalità», ci dice. La collezione è un omaggio alla luce, al particolare ricercato che si intreccia con la semplicità. I tessuti sono ricoperti di cristalli, leggeri e raffinati. Lo stilista del lusso mette in risalto il corpo femminile, con trasparenze eleganti e mai eccessive.

Alla domanda: Quale è il messaggio che vuole trasmettere attraverso le sue creazioni? Lo stilista ci risponde: «ricerca e creatività, bellezza e raffinatezza». Ed è proprio questa l’atmosfera che si respira. Non c’è nulla di troppo eccentrico e nulla di banale, ogni vestito è una sorpresa, ogni ricamo suscita stupore. Ed il Medio Oriente con i suoi colori e le sue forme sembra essere sempre presente: «pace, creatività e arte, sappiamo fare altro oltre alla guerra», conferma lo stilista.

Le idee per le sue creazione gli vengono durante i viaggi e se, come ci ha raccontato, «la vita è fatta anche di colori, speranza e pace», i suoi vestiti sono proprio un inno a tutto questo. Dal blu oceano all’azzurro, dal rosa antico al rosa salmone, dal beige agli immancabili bianco e nero. Ogni abito è impreziosito da dettagli, i tessuti e i ricami sono dipinti a mano, incredibile pensare come un semplice pezzo di stoffa possa essere trasformato in un vero e proprio gioiello.

Ci tiene Tony Ward a ringraziare le più di settanta persone che lavorano con lui e grazie alle quali riesce a realizzare i suoi sogni, «piccole mani ma con capacità enormi». Un ultimo ringraziamento lo dedica a Dio. Ogni volta, prima dell’inizio di una sfilata, dietro le quinte lo stilista si riunisce con la moglie, «ringraziamo insieme il buon Dio per la fiducia che ci dà e per ricordarci sempre che tutto questo viene da lui».

I più letti della settimana

Il sorriso di Chiara

Abbiamo a cuore la democrazia

Carlo Maria Viganò scismatico?

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons