Tra cultura e dialogo
L'8 febbraio nella splendida cornice dell'Università Lateranense, la presentazione del "Dizionario di Ecclesiologia" edito da Città Nuova
L’appuntamento è alle 18 nell’aula Paolo VI, non quella di S. Pietro come vorrebbe convincermi un signore a cui ho chiesto informazioni, bensì quella della Pontificia Università Lateranense. L’origine dell’ateneo si fa risalire al 1773 ed è stata dotata dell’attuale sede, presso san Giovanni in Laterano per volere di papa Pio XI. L’occasione è la presentazione del "Dizionario di ecclesiologia", nuova fatica editoriale di Città Nuova.
Mons. Rino Fisichella, vescovo e rettore dell’università, nonché teologo di fama internazionale, presiede l’incontro con i curatori dell’opera, i professori Gianfranco Calabrese, Philip Goyret e Orazio Piazza. Un’atmosfera che si fa subito accoglienza, soprattutto quando si parla dell’opera come di un corpus di voci in dialogo tra loro. Mons. Marcello Semeraro, vescovo di Albano, giustamente spiega che il fondamento del dizionario è nella fedeltà al Concilio Vaticano II, nato per rispondere alle domande dell’uomo di oggi. L’evento che Giovanni Paolo II definì non a caso «una profezia». Tanti i numeri di questo progetto germogliato attorno ad uno dei colloqui internazionali di ecclesiologia svoltosi a Talese Terme nel 2004. In quell’occasione l’esigenza di un vero dialogo tra ecclesiologi è stata la spinta per avviare questo lavoro, «perché il nome su un testo – spiega Piazza – non sono gli occhi con cui si dialoga». C’è un’unica Chiesa che emerge da questo incontro: magisteriale, degli studiosi di teologia e laica, ma con aspirazione ecumenica e interreligiosa.
«Una bella avventura – come l’ha definita il moderatore dell’incontro, Angelo Scelzo – di sintesi varia e vasta che ora inizia a prendere il largo». Un percoso che ancora avrà da dire la sua perché probabilmente avrà delle traduzioni in spagnolo e inglese e perché si arricchirà di altri volumi su quelle "Questioni aperte" che non riguardano solo l’ecclesiologia. Un percorso, che per ora sembra già ben tracciato.
Mons. Rino Fisichella, vescovo e rettore dell’università, nonché teologo di fama internazionale, presiede l’incontro con i curatori dell’opera, i professori Gianfranco Calabrese, Philip Goyret e Orazio Piazza. Un’atmosfera che si fa subito accoglienza, soprattutto quando si parla dell’opera come di un corpus di voci in dialogo tra loro. Mons. Marcello Semeraro, vescovo di Albano, giustamente spiega che il fondamento del dizionario è nella fedeltà al Concilio Vaticano II, nato per rispondere alle domande dell’uomo di oggi. L’evento che Giovanni Paolo II definì non a caso «una profezia». Tanti i numeri di questo progetto germogliato attorno ad uno dei colloqui internazionali di ecclesiologia svoltosi a Talese Terme nel 2004. In quell’occasione l’esigenza di un vero dialogo tra ecclesiologi è stata la spinta per avviare questo lavoro, «perché il nome su un testo – spiega Piazza – non sono gli occhi con cui si dialoga». C’è un’unica Chiesa che emerge da questo incontro: magisteriale, degli studiosi di teologia e laica, ma con aspirazione ecumenica e interreligiosa.
«Una bella avventura – come l’ha definita il moderatore dell’incontro, Angelo Scelzo – di sintesi varia e vasta che ora inizia a prendere il largo». Un percoso che ancora avrà da dire la sua perché probabilmente avrà delle traduzioni in spagnolo e inglese e perché si arricchirà di altri volumi su quelle "Questioni aperte" che non riguardano solo l’ecclesiologia. Un percorso, che per ora sembra già ben tracciato.