Torniamo ai programmi
Nel clima rovente di attacchi e uscite infelici, che poco hanno di etica e di democrazia, scegliamo di lasciare la parola ai programmi dei due candidati, per dare ai lettori la possibilità di valutare e scegliere criticamente, non sull’onda di accuse e promesse dell'utima ora
I cittadini scelgano in base ai programmi e ai progetti, mettendo a tacere il tam tam mediatico e le uscite dell’ultima ora.
Programma di Letizia Moratti
PER UNA MILANO SEMPRE PIU’ BELLA DA VIVERE
I 100 nuovi progetti per la nostra città
Milano sempre più bella da vivere
Il primo impegno con i milanesi:
anche per i prossimi cinque anni non ci sarà nessun aumento di tasse o di tariffe.
Milano sempre più sicura
una pattuglia di polizia urbana in ogni quartiere, potenziamento videosorveglianza,
chiusura di tutti i campi nomadi abusivi
Milano sempre più verde
completamento piano clima contro l’inquinamento,
100.000 nuovi alberi in città
Milano sempre più vivibile con expo 2015
61.000 nuovi posti di lavoro, 5 nuovi parchi,
completamento nuove infrastrutture della città
Milano sempre più attenta a chi ha bisogno
potenziamento servizi per i disabili, più sostegno alle associazioni del non profit,
psicologo di quartiere
Milano sempre più amica della famiglia
libri di testo gratuiti per le scuole elementari e medie, piano casa, nuovi asili nido
Milano sempre più pulita
raddoppio spazzini di via, spazzamento globale in tutta la città, nuove aree cani
Milano sempre più vicina agli anziani
raddoppio anziani assistiti a domicilio, apertura nuovi centri per anziani,
potenziamento sportello badanti
Milano sempre più giovane
potenziamento incubatori imprese innovative, spazi per i giovani talenti,
incentivi per le imprese dei giovani
Milano sempre più capitale della cultura
nuovo museo arte contemporanea, nuove biblioteche in periferia, grandi eventi a Milano
Milano dove sia sempre più facile muoversi
nuove metrò M4, M5, nuovi parcheggi, potenziamento Bike-Mi e Car-Sharing
Milano sempre più al servizio dei milanesi
potenziamento 02.02.02 nuovi servizi on line, meno burocrazia per le imprese.
Il programma completo su http://letiziamoratti.it/pdf/Programma.pdf
Programma di Giuliano Pisapia
LA VISIONE
Milano 2011/2016
1. Milano orgogliosa della sua storia di sviluppo civile e sociale, della sua produzione e del suo
lavoro, del suo attaccamento alla democrazia, in cui sono nate la Cooperazione, la prima Camera
del Lavoro, la prima associazione di industriali, i partiti di massa socialista e cattolico; capitale
dell’antifascismo e Medaglia d’Oro della Resistenza, che ospita la Casa della Memoria e la
Fondazione della Shoah.
2. Milano più giovane, perché non costringe più i suoi ragazzi ad andare altrove seguendo un lavoro precario o una casa a buon mercato; città in cui si arriva e si rimane per scelta, perché ci si vive bene, perché si lavora, si studia, si può formare una famiglia.
3. Milano più bella e verde, perché si vive in spazi urbani e pubblici curati, in quartieri che sono città e non periferie; costruita bene e con tanto spazio in cui muoversi, perché la terra non è stata
mangiata dal cemento e l’aria non è più un assalto alla salute, si può andare in bicicletta, a piedi o
con i mezzi pubblici anche di notte; perché trasforma e riutilizza quello che c’è, senza costruire
un’altra città per cui non ci sono gli abitanti, ha regolato anche il sottosuolo, il rumore, le acque;
perché realizza gli obiettivi dei 5 referendum.
4. Milano capitale dello studio, delle attività e della produzione culturale; capitale del lavoro,
perché ancora una volta ha sviluppato l’istruzione pubblica, i nuovi saperi, la ricerca, le produzioni
che danno lavoro di qualità e determinano la nuova ricchezza; che chiede alla scienza – e non solo
al diritto e all’economia – di essere riferimento per le politiche pubbliche; e in cui si possa lavorare
senza il dramma degli infortuni.
5. Milano più giusta, che riconosce e si avvale della ricchezza e delle competenze delle donne, che
afferma i diritti fondamentali civili e sociali, i cui servizi non lasciano sole o ai margini le persone
anziane e quelle con difficoltà anche gravi, in cui democrazia non è solo il voto – comunque per tutti quelli che ci abitano – ma pratica riconosciuta e promossa.
6. Milano più libera, in cui si possa scegliere la propria vita e costruire il proprio futuro, vivere
relazioni di conoscenza, di amicizia, di amore, di coppia senza temere discriminazioni o pregiudizio, senza il peso oppressivo del bisogno o dell’esclusione, in cui nessuno si senta solo o straniero. Una città che ripropone come pubblici, cioè ricchezza collettiva che produce valore e lavoro, i servizi a rete: acqua, energia, trasporto, wi-fi. Libera anche perché costruisce l’autonomia di chi non ha le abilità degli altri, di chi si misura con ostacoli materiali che i più nemmeno vedono.
7. Milano città aperta, che riconsegna ai cittadini spazi e sedi pubbliche, scuole, biblioteche, negozi ed alloggi popolari, che usa le risorse che possiede perché siano centri di vita permanenti; che si riconverte alle energie rinnovabili, al cablaggio e al wifi, entra nella rete delle città virtuose per consumi e standard ambientali; che ha il mondo dentro di sé e vive nel mondo.
8. Milano città che funziona, in cui l’ente pubblico è vicino e amico del cittadino, i cui funzionari sono parte attiva della trasformazione, che ha un progetto per usare bene le risorse pubbliche e
mobilitare quelle private, che vuole costituire il governo della area metropolitana e istituire i municipi con poteri effettivi al posto delle zone, che vuole il controllo dei cittadini sul funzionamento dei servizi; città che torna alla dignità della tradizione municipale che è la sua storia.
9. Milano città per l’Italia, che con le altre grandi città del Nord opera per un vero federalismo di
responsabilità e solidale, che riconfermi il patto unitario della Costituzione e della Repubblica; una
città che si impegna con le altre per le grandi reti e le aziende già municipali per le nuove politiche
energetiche e ambientali, la collaborazione tra i sistemi universitari, il rapporto con il Nord e il Centro Europa; che si propone ancora e di nuovo come riferimento nei settori più avanzati delle nuove scienze e tecnologie, della produzione culturale e della innovazione.
10. Milano e l’Expo, perché il 2015 lasci lavoro, intelligenza e spazi pubblici, non il cemento dei privati; una tappa della cultura mondiale che presenta i problemi e propone le soluzioni per “Nutrire il Pianeta, energie per la vita”, un modello di futuro per una agricoltura moderna, cioè naturale e
scientifica, in tutta la filiera dalla produzione alla conservazione, dalla logistica all’industria
alimentare; che esalta il patrimonio di cultura della produzione e della alimentazione, di cui siamo
parte importante; Expo diffusa in città, nell’area metropolitana, nel Parco Agricolo Sud.
Il programma completo su: