Tornare ad essere più umani
L'augurio della nostra corrispondente dal Sudafrica invita a fare scelte coraggiose per cercare e donare felicità
L’anno della felicità!
Per via di varie circostanze, mi sono trovata a riflettere sulla felicità. Che cosa è la vera felicità?
Guardandomi intorno nel mondo, sono stata colpita soprattutto dai modi diversi in cui l’umanità sta affrontando piccole o grandi sfide: malattie, sofferenze alle volte umanamente inspiegabili, la povertà, le morti improvvise di parenti o di amici, conflitti, ingiustizie ecc. Non ho potuto non osservare quanto possiamo deluderci con una ricerca superciale della felicità, con la conseguente tentazione di chiuderci nel nostro piccolo mondo, lasciarci travolgere dal nostro dolore, o ancora lanciarci alla caccia del denaro, della fama, del potere: insomma, pensare solo a noi stessi!
Trovandomi ad osservare alcune persone che vivono delle situazione dolorose inimmaginabili ma serenamente e aperte ai bisogni di chi gli sta accanto; mi è sorta un’intuizione, anzi una convizione: l’animo umano è chiamato alla felicità, frutto del dono di se. Altrimenti come posso pensare che Soki riesce ancora sorridere dopo aver vissuto iò trauma di violenze atrocci nella sua amata terra congolose? Si, allora capisco anche perché Gesú continua a riperterci: “Beati i miti, beati i misericordiosi, beati…”. Ma la strada? Ancora Gesú: “Vi è piú gioia nel dare…”.
Allora, il mio augurio, la mia preghiera per l’anno 2011 è che sia una anno di felicità vera, che possiamo sperimentare sempre piú la vera felicità, la nostra “chiamata” ad essere persone umane, capaci di scelte coraggiose; come lo esige il donarci agli altri.