Torino, code ai seggi per votare
Cresce la voglia di partecipazione dei torinesi. Utilizzate urne aggiuntive per contenere le maxi schede elettorali
Alla riapertura dei seggi a Torino questa mattina la corsa al voto sta riconfermando il dato dell’affluenza di domenica sera alle 22. Prima di iniziare la giornata lavorativa, tra le 7,30 e le 8,30, si sono registrati in alcuni seggi del centro soprattutto code ai seggi.
Alle 22 di domenica sera l’affluenza alle urne nelle votazioni con cui i torinesi sceglieranno il successore di Sergio Chiamparino alla poltrona di sindaco, era al 49,94 per cento, superiore di tre punti percentuali al 46,95 per cento delle precedenti consultazioni del 2006. Dei 705.336 aventi diritto al voto avevano scelto di andare a votare 351.117 torinesi.
L’affluenza alle urne aumenta in tutta la provincia di oltre due punti percentuali dal 48,61 per cento del 2006 al 50,95 per cento di ieri, che fa aumentare il dato regionale dal 50,31 al 51,71 per cento. Nel resto del Piemonte invece l’affluenza si conferma più o meno costante, con cali invece nelle amministrative dei Comuni astigiani e cuneesi. Alle provinciali di Vercelli registrato un aumento dell’affluenza dal 44,49 di due anni fa al 46,05 per cento di domenica.
C’è un clima frizzante in città, complice anche la meteorologia con le nubi del primo mattino che hanno lasciato posto a un bel sole, e complice il Salone internazionale del libro, che porta sempre migliaia di persone in città e una bell’atmosfera di vivaci dibattiti e confronti.
Un clima dovuto anche all’attesa nel conoscere quel che succederà in città nel dopo Chiamparino, in ogni caso una svolta decisa per Torino. E il fatto che ci sia un’inversione di tendenza con un numero alto di torinesi che scelgono di andare a votare, in netto aumento rispetto alle ultime amministrative ma anche e soprattutto rispetto alle regionali di un anno fa e alle politiche e alle europee, non fa altro che confermare la voglia di partecipazione dei torinesi, la voglia di scegliere chi dovrà guidare la città nei prossimi cinque anni.
Il primo ad andare a votare domenica è stato il candidato del centrosinistra Piero Fassino: alle 11 si è presentato al seggio della scuola media Ugo Foscolo di via Piazzi nel cuore della Crocetta, il quartiere borghese di Torino. Dopo il voto ha trovato anche il tempo di incontrare un gruppo di lavoratori che da giorni presidia i cancelli dello stabilimento Askoll di Moncalieri, l’azienda vicentina di pompe per lavatrici, chiuso lasciando a casa 208 dipendenti.
Il candidato del Pdl Michele Coppola ha aspettato mezzogiorno per recarsi al voto, insieme alla moglie Emanuela, nella scuola Tommaseo della centrale piazza Cavour, dove lo aspettavano anche il coordinatore regionale del Pdl, Enzo Ghigo con la moglie. Coppola nel pomeriggio, dopo il pranzo in famiglia con i genitori, ha fatto visita ad alcuni seggi elettorali della periferia, Barca e Bertolla, Falchera, Vallette e Madonna di Campagna.
Poco dopo mezzogiorno alla scuola Italo Calvino di via Sant’Ottavio, in zona universitaria, ha votato il sindaco uscente Sergio Chiamparino che poi ha dichiarato ai cronisti di meritarsi un pomeriggio di relax.
Intorno all’una è arrivato al seggio Alberto Musy, candidato del Terzo polo, al voto alla scuola Pacchiotti in via Bertola, lo stesso seggio della candidata di Coscienza comune, Rossana Becarelli, direttrice sanitaria dell’ospedale San Giovanni.
Per tutti i candidati la domenica è stata occasione anche di una visita al Salone del libro, ma senza interventi e senza dichiarazioni nel più ligio rispetto delle norme sul silenzio in fase elettorale.
Oggi si vota fino alle 15, poi inizia lo spoglio. In alcuni seggi sono state utilizzate questa mattina urne aggiuntive, necessarie per contenere le schede di dimensioni non proprio facili da maneggiare, oltre un metro di lunghezza per contenere tutte e 37 le liste per i dodici candidati.