Tom Cruise “Senza domani”
Senza domani
Tom Cruise ci riprova. A 50 anni, in forma fisica perfetta, più determinato che mai, ha il coraggio dell’autoironia in un film d’azione – ovvio -, dove stavolta deve salvare il pianeta dagli alieni mostruosi che lo stanno distruggendo. Naturalmente ci vuole una donna accanto, che è Emily Blunt, ossia la guerriera Rita Vrataski, alla quale è capitato ciò che capita a lui, cioè il maggiore William Cage: muore e ritorna in vita, rimuore altre volte, risorge e infine salva la terra, come un redentore laico e involontario, perché il maggiore tutto è fuorché un guerriero eroico. Di guerra e di lotte non ne vorrebbe sapere e invece gli toccano, ed è bello vedere Cruise ironizzare su sé stesso e crederci per davvero (almeno nel film).
Azione a non finire, suspence giusta, alieni orribili, un generale testone e il film sciorina due ore senza scampo e senza stancare. Cruise, diretto molto bene da Doug Liman, se la cava egregiamente, anche stavolta.
Maleficent
Angelina Jolie è sempre perfetta, anche come maga Malefica che vive in un bosco incantato con creature fatate. È buona, ma viene delusa dall’amore e allora si vendica facendo sì che la bella principessina Aurora, a sedici anni – figlia di chi l’ha delusa – si punga con uno spillo e dorma finché non la sveglierà un bacio d’amore. È la Bella Addormentata nel bosco, ovviamente, la celebre favola. Solo che il regista Robert Stromberg – o, meglio, gli sceneggiatori e i produttori – cambiano la versione e la ragazza verrà svegliata non dal principe azzurro, ma – indovinate da chi? – addirittura da Malefica, con le conseguenze che non narriamo per non perderci il finale a sorpresa… Il film è piacevole, breve – il che non guasta -, con decisi effetti speciali che non stancano. Insomma, la Jolie ha fatto centro e nei panni della cattivissima ci sta a suo agio che è un piacere.
Don Hemingway
Un ingrassato Jude Law è uno scassinatore londinese che ritorna in libertà, cerca di ricontattare la figlia e di cambiare vita, ma ricasca nel gioco della rapina e se ne vedono di tutti i colori. Ma non è il solito film gangsteristico, perché Law ironizza, anche sopra le righe nei suoi discorsi e la regia corretta e rapida di Richard Shepard gli corre dietro, così che il film – certo da non sopravvalutare – non è proprio un esercizio di stile, ma funziona, per chi ama il genere.
In ordine di sparizione
La Norvegia batte un colpo ed ecco un bel film d Hans Peter Moland, dove si narra di Nils, ottimo operaio con lo spazzaneve, la cui vita però cambia quando il figlio per errore gli viene ucciso. Non si dà pace e diventa un lottatore contro la criminalità.
Stellan Skarsgard è il protagonista di questo racconto duro, onesto, implacabile, ambientato dentro i cieli umidi norvegesi e le foreste dove la rabbia vendicativa dell’uomo lavora, fugge, riprova. È una lotta contro i malviventi, ma anche in definitiva contro il male. E questo fa volare il film.
Ancora sullo schermo, in breve:
Giraffada, film palestinese, ironico e leggero – ma non troppo – su come trovare un compagno alla giraffa Rita di uno zoo; Bologna 2 agosto… I giorni della collera, rivisitazione della strage alla Stazione di Bologna, di Daniele Santamaria e Giorgio Molteni; Pane e burlesque di Manuela Tempesta, con i bravi Edoardo Leo e Sabrina Impacciatore, un acommedia gradevolissima nel Sud-Italia.