Together, raduno del popolo di Dio
«Il cammino per l’unità dei cristiani e il cammino di conversione sinodale della Chiesa sono legati. Colgo questa occasione per annunciare che sabato 30 settembre prossimo, in piazza San Pietro, avrà luogo una veglia ecumenica di preghiera con la quale affideremo i lavori della XVI Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi. Per i giovani che vengono alla veglia, ci sarà un programma speciale in tutto quel fine settimana, a cura della comunità di Taizé».
Con queste parole papa Francesco, all’Angelus del 15 gennaio scorso, invitava i giovani di tutto il mondo, di tutte le confessioni cristiane, a partecipare a questo grande «incontro del popolo di Dio».
L’idea è nata nell’ottobre 2021 quando frère Alois, priore di Taizé, invitato a parlare all’apertura del Sinodo dei vescovi sulla sinodalità, rivolgendosi ai Padri sinodali e a papa Francesco, aveva detto: «Questo processo sinodale giunge in un momento cruciale in cui siamo testimoni di due sviluppi contraddittori. Da un lato, l’umanità sta diventando più chiaramente consapevole che siamo tutti collegati gli uni agli altri e all’intera creazione. Dall’altro lato, le polarizzazioni stanno aumentando a livello sociale, politico ed etico e stanno causando nuove fratture nelle società, tra i Paesi e persino all’interno delle famiglie».
In quella occasione frère Alois aveva espresso il sogno di un grande incontro ecumenico che avesse al centro «una semplice celebrazione in ascolto della Parola di Dio, con un lungo momento di silenzio e di intercessione per la pace» e riunisse insieme non solo i cattolici ma i credenti delle varie Chiese «perché attraverso il battesimo siamo fratelli e sorelle in Cristo, uniti in una comunione ancora imperfetta ma reale, anche quando le domande teologiche rimangono senza risposta».
Quest’anno, alle soglie del Sinodo 2023, Roma ospiterà la veglia di preghiera ecumenica alla presenza di papa Francesco e dei rappresentanti di diverse Chiese, per essere insieme, uniti nella lode, nel silenzio e nell’ascolto della Parola.
Così, tra il traffico «ordinario» e i lavori straordinari in vista del prossimo Giubileo, Roma si prepara ad accogliere giovani tra i 18 e i 35 anni provenienti da tutta Europa e da tutte le realtà ecclesiali che vogliono vivere un fine settimana di condivisione e camminare insieme come popolo di Dio.
Parrocchie, famiglie e comunità religiose del territorio della diocesi di Roma hanno aperto le porte di casa alle circa 3.000 persone attese, riferisce una nota del Vicariato di Roma. «Tutti si ritroveranno nei diversi luoghi d’accoglienza il prossimo venerdì 29 settembre; durante la serata, sono previste veglie di preghiera nelle comunità locali e momenti di aggregazione e fraternità». Poi, «sabato 30, tutte le parrocchie di Roma sono state invitate a partecipare all’iniziativa ecumenica di preghiera che si terrà in piazza San Pietro».
«Together» (www.together2023.net) è un evento molto atteso, perché rappresenta «l’espressione dell’ecumenismo e della sinodalità, che trovano completezza in questa esperienza in cui un sinodo della Chiesa cattolica è preceduto da un momento di preghiera con fratelli delle altre confessioni cristiane», commenta padre Davide Carbonaro, parroco della parrocchia di Santa Maria in Portico in Campitelli, al centro di Roma.
«In questo periodo i fratelli della comunità e i volontari impegnati nell’organizzazione stanno pregando in modo particolare affinché il raduno non sia un evento fine a se stesso ma dia vita a un cammino spirituale».
Questo evento, come anche le numerose iniziative di preghiera proposte nel corso di questi anni, sottolineano e ricordano a tutti il carattere eminentemente spirituale del Sinodo. Nel 2021, ad esempio, è stato realizzato il sito www.prayforthesynod.va in collaborazione con la Rete Mondiale di Preghiera del Papa e l’Uisg (Unione Internazionale delle Superiore Generali) che ogni primo lunedì del mese propone un tempo di preghiera per il Sinodo.
«Senza preghiera non ci sarà Sinodo», ha dichiarato proprio in questi giorni il cardinale Mario Grech, segretario generale del Sinodo, in una lettera inviata a vescovi ed eparchi di tutto il mondo. Un richiamo forte a sostenere un evento così importante: «il segretario generale – si legge in una nota – intende ricordare che l’assemblea sinodale è innanzitutto un evento spirituale, di preghiera e di ascolto dello Spirito Santo, vero protagonista dell’evento».