Tirare il dado in Irlanda
Leah spiega che cosa significhi “amare per primi”: «Ieri la mia amica mi ha dato uno spintone, e io glie l'ho restituito. Non ha chiesto scusa, così mi sono arrabbiata e me ne sono andata. Però poi ho chiesto scusa io, e siamo tornate amiche. Ecco, questo vuol dire “amare per primi”». “Amare per primi” è una delle frasi ispirate al Vangelo scritte sulle sei facce del “dado dell'amore”, sempre più diffuso in Irlanda: dopo averlo lanciato, bambini e insegnanti prendono la frase uscita come motto per la giornata. Grainne ne ha visto i benefici: «Lunedì un compagno per sbaglio mi ha colpita al petto con una pallonata. Però poi è venuto a chiedere come stavo, e ho sentito che lui stava condividendo il dolore con me: così mi sono sentita meglio e sono tornata in classe».
In preparazione al 50° Congresso eucaristico di Dublino, il dado è stato introdotto in molte scuole elementari di tutta l'Irlanda: «Alcuni genitori e insegnanti hanno riflettuto sul tema del Congresso “L'Eucarestia: comunione con Cristo e con gli altri” – spiega Áine Jordan, tra i responsabili del progetto –: ci siamo resi conto che il dado poteva essere un aiuto nel rispondere concretamente alla chiamata all'amore reciproco che ci fa Gesù nell'Eucarestia». Il dado è promosso anche sul sito del Congresso (iec2012.ie), e i responsabili sono rimasti positivamente colpiti: lo usano circa 2500 bambini in 40 scuole. È in produzione anche la versione del dado in gaelico, per gli istituti in cui questo è lingua di insegnamento.
Il dado ha dato buoni risultati: «Lavoro con ragazzi disabili di 12 e 13 anni che si preparano alla Cresima – racconta un insegnante – e diversi di loro soffrono della sindrome di Asperger, una forma di autismo. La classe è sempre interessata: fanno domande come “Perché Dio permette il dolore?”, o “Perché vogliamo ricevere la Cresima?”. Però sentivo il bisogno di rendere più “reale” il loro percorso verso il sacramento: così ho deciso di iniziare ad usare il dado». È stato un successo, tanto che l'insegnante ha chiesto a questi studenti di presentarlo alle classi più giovani e ai ragazzini della prima comunione durante la cerimonia della Confermazione: «Hanno sperimentato la loro Pentecoste – osserva –, trasmettendo la loro fede ai più piccoli».
«La cosa importante del dado dell'amore – osserva Declan O’Brien, già preside della scuola elementare di St. Conleth – è che i bambini non imparano solo sei frasi, ma soprattutto come metterle in pratica nel quotidiano». Anche ragazzini di altre fedi o di nessun credo religioso l'hanno usato nella sua scuola: «E nessuno ha mai avuto problemi», afferma.
(traduzione di Chiara Andreola)