Ti pettinò co’ bei capelli ad onda
“Improvvisamente è morto un mio alunno delle elementari. La morte di un bambino è sempre un momento delicato e di profondo dolore, in quanto il bambino è per sua natura l’immagine della vita, della speranza. Come vivranno questo momento i loro compagni? Come rasserenarli?”. Una insegnante di religione Ho voluto mettere come titolo un verso di Pascoli, che nella sua poesia Gli aquiloni rende in maniera semplice l’atteggiamento dei bambini di fronte alla morte di un loro compagno. Il fatto della morte è un fenomeno naturale, come tanti altri che i bambini già conoscono: la caduta delle foglie, il cielo sereno che diventa nuvoloso, il buio della notte e il sole che splende, il freddo della neve dopo il caldo dell’estate Quindi occorre dire anche ai bambini che la vita, lunga o breve che sia, ha come meta la morte. Si può cominciare col dire come tanti bambini, anche piccolissimi, muoiono di fame per l’egoismo dei paesi ricchi, dove tanti, al contrario, muoiono perché mangiano troppo. Non bisogna cioè creare attorno a questa parola silenzi e scongiuri. La difficoltà spesso sorge perché chi deve parlare di questo fenomeno naturale ha ancora tanta poca chiarezza e non riesce a spiegarlo in maniera semplice. E i bambini avvertono questo atteggiamento indeciso. Si ripete, insomma, per la morte quanto avviene per le domande, temute, su argomenti legati alla vita sessuale. Per la verità in questi ultimi tempi c’è stato un miglioramento dovuto anche all’influsso, in questo caso positivo, della tv Sia serena per questo la maestra, presenti la morte come un fatto naturale, non faccia complicati spiegazioni. Anche le considerazioni della domanda sono “adulte”: i bambini non sanno né credono di essere “immagini della vita, della speranza”.Vivono e basta! Stia attenta piuttosto a rispondere alle domande degli scolari attenendosi ad esse.A volte il desiderio di chiarire, spiegare, porta i docenti a dire troppo; invece i bambini non ragionano come gli adulti, intuiscono e potrebbero ritrovarsi con le idee oltremodo confuse dopo una dotta lezione, tanto più se trattata anche dal lato religioso. Per ora è più che sufficiente motivare la normalità del morire.