This must be the place
Un film originale, che punta con coraggio all’interiorità attraverso un linguaggio surrealista.
Un ebreo, ex rockstar, ha una sensibilità infantile e si annoia, ripensando al passato. Parte per gli Usa per la morte del padre, sopravvissuto agli stermini e che non vedeva da anni, indaga su di lui e finisce per conoscere meglio sé stesso.
Sorrentino ci offre un racconto colorato del viaggio, conformandolo alla meraviglia con cui il protagonista, non uso alla concretezza del reale, lo vede nei suoi aspetti più vivaci e strani. E sin dall’inizio, ci introduce in un tempo rallentato, quasi metafisico, in cui risalta la lenta scoperta del sé genuino. Un film originale, che punta con coraggio all’interiorità attraverso un linguaggio alquanto surrealista, che può spiazzare chi non coglie pienamente i passaggi spirituali della maturazione.
Regia di Paolo Sorrentino; con Sean Penn, Frances McDormand, Eve hewson, Harry Dean Stanton.
Valutazione della commissione nazionale film: consigliabile, problematico.