The Lone Ranger
The Lone Ranger è un filmone targato Disney di oltre due ore, ma si vede con piacere. Il vecchio West dei paesaggi – bellissimo il Grand Canyon –, gli indiani, gli sceriffi, i cattivissimi sfruttatori, i duelli all’ultimo sangue cavalcando un destriero bianco sopra i vagoni di un treno a folle velocità… un pizzico di amore, e così via. In più, Johnny Depp che fa un pazzoide indiano (Tonto, un nome che vuol dire tutto…) col volto coperto di bianco, l’andatura sbilenca da Pirata dei Caraibi, e John Reid che fa il cavaliere solitario tutto d’un pezzo, il ranger alla Tex Willer – ma con il grilletto meno facile – e col cappello bianco. Gore Vebinski dirige molto bene la solita storia, piacevolissima, avventurosa però quanto basta con l’aiuto degli effetti speciali. Gran spettacolo per tutti.
To the Wonder di Terrence Malick a Venezia non ha avuto che una tiepida accoglienza. Peccato, perché anche se forse non è il Malick migliore, vale sempre la pena vederlo. La storia è semplice: Marina e Neil tornano in Oklahoma e si sposano, ma hanno vita difficile. Maria incontra un prete in crisi, Neil rincontra una vecchia amica… Fede, sentimento, fedeltà nell’amore, dolore e dubbio si susseguono nell’incanto di una natura che sottolinea stati d’animo espressi e inespressi. Ne nasce alla fine un vero poema d’amore, un viaggio dentro questo universo mai abbastanza indagato. Fotografia splendida, recitazione accurata e ritmo giusto ne fanno un film da non perdere. Per chi ancora ama il cinema con la C maiuscola.
Italian movies è un racconto simpatico di un gruppo di amici (un russo, un indiano e un italiano) che improvvisano una casa di produzione video clandestina: filmano matrimoni nelle comunità straniere. Hanno successo, fin troppo, e ne succedono delle belle. Allegro e spiazzante con un buon cast: Filippo Timi, Anita Kravos, Tiziana Catalano, Nell D’Souza… Regia di Matteo Pellegrini.