The Informant!
L’ultimo film di Steven Soderbergh sorprende per la diversa cifra stilistica. Non che accantoni l’interesse per contenuti sociali importanti, ma l’approccio è quello di una commedia brillante ed ironica. Nonostante questo, riesce egualmente a porsi in posizione critica nei riguardi delle dinamiche del capitalismo, puntando il dito contro gli accordi segreti internazionali, che condizionano il mercato, e contro le smisurate tangenti intascate dai dirigenti.
Un furbo biochimico di una multinazionale alimentare vuol arrivare in cima alla scala della dirigenza ed accetta di rivelare all’Fbi le truffe della propria compagnia, per restare l’unico in campo. È intelligente, ma si diverte a dire bugie e a lavorare di fantasia.
Se fosse descritto con realismo, potrebbe risultare una figura odiosa. Invece, interpretato da Matt Damon, capace di finissimo umorismo, e modellato dall’attuale ispirazione dell’eclettico Soderbergh, diventa un personaggio che fa sorridere fin dall’inizio: alle ingegnose menzogne, improvvisate al momento giusto, unisce modi ingenui e affabili, tipici di un carattere vivace ed ottimista. Alla fine non potrà evitare di essere smascherato, ma tenterà di farsene una ragione. E il bello è che The Informant! è ispirato a fatti realmente accaduti negli anni Novanta, anche se i personaggi e le situazioni sono stati mischiati e i dialoghi adattati. Un film divertente e interessante.
Regia di Steven Soderbergh; con Matt Damon, Joel McHale, Melanie Lynskey, Scott Bakula.
Valutazione della Commissiona nazionale film: consigliabile, semplice.