Testimoniare insieme

La missione comune di ortodossi e cattolici, nelle parole dell'arcivescovo Hilarion, presidente del Dipartimento rapporti esterni della Chiesa Ortodossa Russa.
L'arcivescovo Hilarion e papa Benedetto XVI
L’arcivescovo Hilarion, presidente del “Dipartimento di Rapporti Esterni” della Chiesa Ortodossa Russa, ha recentemente sottolineato ad un gruppo di giornalisti, la missione comune di ortodossi e cattolici: «Noi dovremo sviluppare un meccanismo di comune testimonianza di Cristo, di comune missione e capire che davanti a noi abbiamo gli stessi scopi strategici. Dobbiamo sviluppare un potenziale positivo, incontrarci più spesso, avere rapporti più frequenti, discutere le questioni comuni e creare un meccanismo di collaborazione che ci garantisca la solidarietà in tutte le principali questioni sociali e morali».

 

Hilarion ha continuato dicendo che non si aspetta «un avvicinamento con i cattolici nell’ambito della teologia», nonostante ritenga importante la partecipazione a questo dialogo che «sarà lungo e con tante complicazioni». «Quello a cui noi vorremo arrivare è la collaborazione con la Chiesa Cattolica nelle attività che hanno a che fare con la vita ed il benessere delle persone. Davanti ai cristiani che mantengono una prospettiva tradizionale, oggi soprattutto ortodossi e cattolici, si pone la missione di difendere la morale cristiana, con una risposta comune alle sfide che l’epoca moderna pone alle Chiese».

L’arcivescovo non si lascia sfuggire l’occasione per citare il caso del «crocefisso nelle suole italiane» e manifestare la piena solidarietà della Chiesa Ortodossa Russa alla Chiesa Cattolica e alla posizione del governo italiano contro quello che definisce un «atteggiamento liberale estremo» del Tribunale europeo per i Diritti umani.

 

Il capo della diplomazia del Patriarcato di Mosca vede non lontano un incontro al più alto livello. «Penso che la mia visita a Roma abbia avuto un grande significato ed il colloquio avuto con papa Benedetto XVI, durato circa un’ora, è stato molto ricco. Abbiamo toccato tutto lo spettro di problemi esistenti nei rapporti reciproci fra le nostre chiese ed i compiti comuni che possiamo risolvere insieme». Hilarion sottolinea che non è fissato né il luogo né il momento, ma «la preparazione dell’incontro tra il Papa ed il Patriarca di Mosca è un processo nel quale sono interessate ambedue le parti. Non deve però essere un incontro da fare a qualsiasi costo. Noi siamo interessati che questo incontro segni uno “scatto” nei nostri rapporti e sia l’inizio di una nuova tappa».

 

Nella prospettiva ortodossa, ci vuole prima «una piattaforma comune per le questioni che fin ad oggi rimangono motivi di divergenza o divisione», nell’opinione dell’arcivescovo soprattutto «il problema dell’Ucraina occidentale e le attività delle strutture greco-cattoliche».

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons