Una tessera professionale per l’Europa

La Tessera professionale europea offre l’opportunità ad alcuni professionisti di esercitare temporaneamente o permanentemente la professione negli altri Paesi europei attraverso una procedura elettronica. Ad un anno dalla sua attivazione l’Italia è uno dei Paesi più attivi  

Se un professionista vuole stabilirsi o esercitare la propria attività temporaneamente o occasionalmente in un paese dell’Unione Europea (UE) diverso dal proprio, questi può richiedere la Tessera professionale europea, in alternativa alla procedura tradizionale. Le professioni finora ammesse sono quelle di farmacista, fisioterapista, infermiere, guida alpina ed agente immobiliare. Per esempio, la Tessera professionale europea per un’attività temporanea permette così ad un agente immobiliare belga di potersi recare in Ungheria per assistere un cliente con la ricerca di un appartamento a Budapest, oppure ad una guida alpina tedesca di lavorare in Francia durante l’intenso periodo delle vacanze natalizie a Chamonix. Allo stesso modo, chiedendo la Tessera professionale europea ai fini dello stabilimento, un’infermiere finlandese può trasferirsi con la propria famiglia in Svezia ed esercitarvi la sua professione mentre un farmacista polacco che possiede un diploma conseguito in Germania può tornare in Polonia e fare il farmacista nella sua città di origine.

 

Il professionista può chiedere il rilascio della Tessera professionale europea attraverso il sito La tua Europa, che elenca anche i documenti da caricare richiesti dallo Stato membro ove il professionista vuole stabilirsi o esercitare la propria attività temporaneamente o occasionalmente. La procedura è interamente elettronica e la stessa tessera ha la forma di un certificato elettronico che attesta come il professionista abbia superato ogni procedura per ottenere il riconoscimento della qualifica professionale nel Paese ospitante. La procedura di riconoscimento avviene attraverso l’IMI, il sistema di informazione del mercato interno che facilita la comunicazione tra le autorità di regolamentazione delle professioni degli Stati membri dell’UE.

 

Il rilascio della Tessera professionale europea, ai fini dello stabilimento, non conferisce un diritto automatico all’esercizio della professione in Italia, se la normativa italiana richiede altri requisiti o procedure di controllo. In particolare, l’esercizio della professione di farmacista è subordinata all’iscrizione all’Ordine dei farmacisti territorialmente competente; l’esercizio della professione di infermiere prevede l’obbligo di iscrizione al Collegio professionale IPASVI (Federazione nazionale collegi infermieri); l’esercizio della professione di guida alpina è subordinata all’iscrizione all’albo dei Collegi Regionali e Provinciali; l’esercizio della professione di agente immobiliare richiede la presentazione della SCIA (Segnalazione Certificata d’Inizio Attività) alla Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura della città in cui si intende esercitare.

 

Secondo i dati resi pubblici dal Dipartimento Politiche Europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’Italia ha rilasciato 161 tessere, su un totale di 553 richieste ricevute, mentre nell’UE sono state rilasciate 703 tessere, a fronte di 2100 richieste. In particolare, in Italia, i professionisti del settore sanitario (infermieri, fisioterapisti e farmacisti) hanno presentato complessivamente il 70% circa delle richieste di rilascio della Tessera, rispettivamente con 143, 180 e 81 istanze. Le guide alpine da sole totalizzano 118 richieste, il 21% del totale, mentre gli agenti immobiliari hanno presentato 31 richieste, il 6% del totale. Se si guarda alla percentuale di tessere rilasciate rispetto al totale di domande per ciascuna categoria professionale, le guide alpine registrano la quota maggiore con il 70% di domande accolte e, analizzando i dati, si nota che tali domande riguardano soprattutto la prestazione di attività temporanea e occasionale sull’arco alpino italiano. L’altra categoria che può rilevare una buona quota di tessere rilasciate rispetto alle domande è quella degli agenti immobiliari con il 45%, mentre i professionisti del settore sanitario (infermieri, fisioterapisti e farmacisti), pur avendo presentato il maggior numero di istanze, si attestano sul 17% di tessere rilasciate rispetto alle richieste, poiché quasi il 60% delle domande risultano scartate perché non corrette.

 

L’Italia, nel quadro europeo, risulta tra i Paesi più attivi: prima come Stato membro di origine delle richieste della Tessera professionale europea, quarta come Stato membro ospitante. Diana Agosti, Capo del Dipartimento Politiche Europee ritiene che «La Tessera rappresenta un caso di successo europeo e dimostra l’efficace cooperazione tra Commissione europea e Stati Membri. La Tessera favorisce una maggiore mobilità dei lavoratori all’interno del mercato unico e più mobilità significa maggiori opportunità per i cittadini europei».

 

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons