Quando i terremotati si strinsero attorno a San Benedetto

A tre anni dal terremoto del 30 ottobre 2016 che ridusse in macerie la cattedrale di Norcia. Una fotografia, ad oggi, del post terremoto 2016.

Tre anni dalla scossa del 30 ottobre 2016 in Centro Italia che interessò le province di Perugia, Rieti e Macerata. L’epicentro si consumò a pochi km da Norcia ed ebbe tra le più gravi conseguenze la completa distruzione della campata centrale della basilica di San Benedetto a causa del crollo del massiccio campanile e che lasciò in piedi, a mo’ di baluardo,  solo l’abside e la facciata gotica.

Quella scossa di 6.5 gradi di magnitudo era la prosecuzione del terribile sciame sismico iniziato in modo drammatico il 24 agosto con quasi trecento morti e ripetuto il 26 ottobre. Il più terribile dato che la scossa delle 7.41 della domenica ottobrina si attesterà come l’evento sismico maggiore seguo solo da quello di 6.9 del 1980 dell’Irpinia tanto che le modifiche del suolo risulteranno impressionanti: rottura del suolo di oltre 15 km tra Ussita e Castelluccio e addirittura scalini di 2 metri. Stavolta tuttavia, nessuna conseguenza alle persone, ma molti i danni ai monumenti: i prodotti dell’uomo che già per loro natura risentono dello scorrere del tempo, e i più fragili specie in eventi di questa portata.

La Basilica di san Benedetto. Ed è così che simbolo di questa data diverrà, appunto, la chiesa di San Benedetto di Norcia ferita le cui immagini faranno in breve il giro del mondo. Dopo la firma nel 2018 del protocollo d’intesa per il recupero, il restauro e il ripristino della basilica tra Mibact, Regione Umbria, Arcidiocesi  e Comune che prevede un concorso internazionale di progettazione, potrebbe vedere la luce a dicembre.

Decreto Sisma. È di pochi giorni fa invece la notizia dell’approvazione del Decreto Sisma da parte del Consiglio dei ministri che prolunga lo stato di emergenza  fino al 31 dicembre 2020. Inoltre esso stabilisce iter velocizzati per la ricostruzione degli immobili, interventi per la rimozione delle macerie e l’estensione anche ai comuni del Cratere degli incentivi del 35% agli imprenditori di età inferiore ai 46 anni.

Ma quali sono gli eventi previsti in ricordo del 30 ottobre? Ripercorrendo i passi di San Benedetto, sabato 26 ottobre mons. Renato Boccardo, arcivescovo di Spoleto-Norcia, ha presieduto una fiaccolata che ha avuto come ultima tappa l’interno del primo chiostro dell’Abbazia di S. Eutizio. Grazie all’autorizzazione della sovrintendenza, infatti, i fedeli delle valli Castoriana e Valnerinasono potuti rientrare nel luogo sacro per la prima volta  dopo tre anni. Anch’essa inagibile dal 30 ottobre e luogo legato a S. Benedetto poiché è qui che il santo mosse i primi passi nella fede.

Inoltre, per mercoledì 30 alle 7:41 ora esatta del sisma, mons. Boccardo sarà a Norcia per presiedere un momento di preghiera in piazza S. Benedetto adiacente al cattedrale.  Poi con il Ministro per i Beni e le Attività Culturali Franceschini visiteranno i cantieri della basilica, della concattedrale di Santa Maria Argentea e dell’abbazia di S. Eutizio.

Anche nelle Marche a Pieve Torina è prevista per la sera del 30 ottobre una fiaccolata dentro la zona rossa martoriata dal sisma  con momenti di riflessione, in particolare ci saranno scritti sul sisma dei bambini, e momenti di musica. Infine i cittadini saranno invitati a firmare un documento che include un appello  indirizzato al presidente della Repubblica Mattarella perché mantenga vivo l’impegno assunto dalle istituzioni verso  le popolazioni terremotate.

E, infine, sempre dal piccolo comune marchigiano proviene un’altra notizia di quelle che danno ancora speranza: una pietra recuperata dal sisma proveniente da Pieve Torina, è diventata la prima pietra di costruzione su un vecchio capannone industriale per il progetto  “InOltre” a Baranzate (Mi). Un atto voluto dal parroco di San Arialdo per questo progetto di rigenerazione sociale, in favore dell’accoglienza, della solidarietà e della multiculturalità in uno dei comuni dell’hinterland milanese con una realtà molto difficile.

 

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