Terapie usando embrioni?

I giudici della Corte europea hanno respinto il ricorso presentato da un ricercatore tedesco che voleva brevettare l’uso di cellule staminali embrionali per la cura del morbo di Parkinson.
Embrioni

I giudici della Corte europea hanno respinto il ricorso presentato da un ricercatore tedesco che voleva brevettare l’uso di cellule staminali embrionali per la cura del morbo di Parkinson.

Questa decisione di esclusiva valutazione giuridica ha un primato sugli interessi della ricerca scientifica che pure sono apprezzabili. Ciò ha riaperto le problematiche sull’argomento che fanno discutere ricercatori e medici da tempo. Per comprendere la materia del contendere bisogna sapere che la medicina si trova ad affrontare l’aumento di molte malattie degenerative come: sclerosi multipla, Parkinson, Alzheimer, cecità da maculopatie retiniche, tanto per citarne alcune, quasi sempre legate all’invecchiamento della popolazione delle società occidentali. Le cure per queste patologie ci sono, ma la loro efficacia è tutta da dimostrare.

 

Di qui l’apertura di un filone di ricerche di base per vedere se le cellule staminali possono soddisfare le bisogna. Queste sono cellule primitive, capaci di trasformarsi in adulte e costituire i vari tessuti, organi e apparati del nostro corpo. Le cellule staminali si dividono in embrionali e adulte. Le embrionali derivano dall’unione tra la cellula uovo e lo spermatozoo. Già al quinto giorno dalla fecondazione la parte interna dell’embrione è formata da cellule staminali così potenti da costituire in seguito l’intera persona. Le adulte sono presenti nei nostri tessuti, non specializzate, capaci di trasformarsi in tipiche cellule mature. Un esempio: staminali contenute nel midollo osseo di un adulto generano continuamente globuli rossi per rimpiazzarli, avendo una vita di 120 giorni. Il tessuto adiposo, la retina, la pelle, il fegato e sembra anche il cervello contengono staminali capaci di rigenerare i tessuti che invecchiano e muoiono.

 

Le sperimentazioni su staminali embrionali, ritenute più adatte a rigenerare tessuti adulti sono consentite in quei Paesi che non si pongono problemi etici e/o religiosi. In Cina, dove esiste l’obbligo di abortire per chi ha più di due figli, da oltre cinque anni prestigiosi ricercatori americani lavorano senza risultati soddisfacenti; al momento, sembra che la ricerca su staminali adulte stia dando maggiori speranze. Quindi, sul piano strettamente scientifico non abbiamo risultati definitivi.

Un futuro, speriamo vicino, ci dirà se la ricerca su staminali adulte, che rispetta la vita umana dal suo concepimento, è quella che riuscirà a risolvere il dramma di malattie così invalidanti.

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