Tempi nuovi per la Gran Bretagna
Il leader conservatore David Cameron è stato nominato primo ministro. Arriva così a Downing Street un governo di coalizione.
Per la prima volta in 70 anni, il Regno Unito avrà un governo che unisce due partiti politici: quello conservatore e quello liberaldemocratico (comunemente abbreviato in LibDem). Quel che è norma in molti altri Paesi europei è una novità per Londra. Tanti commentatori politici esprimono dubbi su quanto può durare una tale combinazione, anche perché sarebbe stato più “naturale” un accordo dei LibDem con i laburisti. Sia il nuovo primo ministro David Cameron che il suo vice, il leader liberaldemocratico Nick Clegg, dicono di voler vedere una nuova epoca nella politica britannica, in cui si lavori per gli interessi della nazione e non del proprio partito. Fatto sta che il nuovo governo comincia il suo mandato in una situazione economica estremamente difficile, e dovrà per forza fare di tutto per uscirne fuori.
Quello che alla fine ha convinto i LibDem ad accettare l’offerta di Cameron è stata la possibilità di cambiare il sistema elettorale. In quest’ultima elezione, per esempio, il partito laburista ha preso 258 seggi con il 29 per cento dei voti, mentre i LibDem hanno preso solo 57 seggi con il 23 per cento. I conservatori, con il 36 per cento dei voti, ora hanno 306 seggi. A molte persone, non solo ai LibDem, questa sembra una situazione ingiusta. Cameron ha promesso un referendum, chiedendo ai cittadini britannici se vogliono adottare un nuovo sistema per eleggere i deputati.
Nel frattempo Gordon Brown ha dato le dimissioni non solo da primo ministro, ma anche da leader del partito laburista. Nel suo discorso di addio si è vista una persona più dolce, più “umana”, non il duro scozzzese che non mostrava mai le sue emozioni. Ora comincia per il partito laburista un periodo di riflessione sulle ragioni della sconfitta elettorale, la scelta del nuovo leader, e sull’opportunità di ritornare o meno ad essere un vero partito socialista. Sono tempi molto interessanti nel mondo politico britannico.