Teacher pride, la protesta degli insegnanti
Non si placano le polemiche e le iniziative in seguito alla sospensione dal servizio dell’insegnante palermitana Rosa Maria Dell’Aria, “rea” di non aver sorvegliato su un video realizzato dai suoi studenti in cui si affiancavano leggi fasciste a provvedimenti odierni. Dopo l’autodenuncia degli insegnanti di un istituto torinese, un’altra iniziativa, che tramite il tam-tam sui social sta avendo un’ampia diffusione in queste ore, è quella lanciata dai docenti del liceo Anco Marzio di Ostia (Roma) con l’hashtag #Iononsorvegliosveglio.
In una pagina Facebook i docenti propongono il “Teacher pride”, un momento per ribadire l’orgoglio di essere insegnante, invitando tutti i cittadini, insegnanti e studenti ad aderire e a comunicare la propria adesione diffondendo l’iniziativa a mezzo stampa e social.
“Martedì 21 maggio, alle ore 11 – si legge nella nota – ogni insegnante, studente, cittadino che voglia riaffermare la libertà di pensiero e di insegnamento, dovunque si trovi, interromperà le proprie attività, si metterà in piedi e leggerà di seguito gli articoli 21 (che recita tra l’altro: «Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione…») e 33 (che stabilisce che «L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento) della Costituzione italiana». Laddove possibile la lettura solenne sarà fatta in gruppo”.
A questo proposito, alla vigilia delle elezioni europee, il braccio di ferro tra la Lega e i 5stelle passa anche attraverso la scuola. Il vicepremier Luigi Di Maio ha telefonato all’insegnante, assicurandole che farà di tutto per farla rientrare a scuola, smentendo di fatto l’operato e le dichiarazioni del dirigente dell’Ufficio Scolastico provinciale di Palermo. E si continuerà così per tutta questa settimana, fino al 26 maggio, data del voto europeo, appuntamento che per fortuna sta arrivando. In tutto questo, il premier Conte tace.