Svezia e Inghilterra ai quarti
Colombia-Inghilterra – 4 a 5 dopo i calci di rigore
Nell’ultimo match degli ottavi di finale dei mondiali di calcio di Russia, l’Inghilterra supera la Colombia solo dopo i calci di rigore. Non sono sufficienti alla formazione di Southgate i primi novanta minuti di gioco a causa della stoccata di testa di Yerri Mina che all’ultimo giro di orologio risponde al vantaggio iniziale siglato dal solito Harry Kane. L’Inghilterra centra la qualificazione ai quarti di finale dopo dodici anni di attesa e si troverà a sfidare la Svezia, oggi vittoriosa per 1-0 sulla Svizzera.
PRIMO E SECONDO TEMPO
La sfida tra la nazionale inglese e la selezione colombiana va avanti nei primi quarantacinque minuti a grande velocità. I Tre Leoni controllano il match e tengono il possesso palla, la Colombia si limita al pressing e gioca cercando soprattutto profonde verticalizzazioni. Lo spettacolo è frizzante, dinamico, a un certo punto però il nervosismo prende il sopravvento. Barrios rimedia un cartellino giallo per una lieve testata ad un avversario, mentre poco dopo sono i calciatori colombiani a richiedere l’intervento del direttore di gara per una presunta scorrettezza di Sterling, ma la protesta si esaurisce in un nulla di fatto.
In questo quadro, a latitare sono le occasioni da rete: la Colombia non si avvicina mai dalle parti di Pickford, mentre l’Inghilterra ne colleziona due. Al 15° Harry Kane raccoglie il lungo cross di Lindgard, ma non riesce in avvitamento a trovare lo specchio della porta. AL 42° ci prova Kieran Trippier direttamente da calcio di punizione, ma la sua bella conclusione a giro si spegne di un metro alla sinistra della porta difesa da Ospina.
Nella ripresa passano appena nove minuti quando l’ingenua trattenuta di Carlos Sanchez genera un calcio di rigore in favore dell’Inghilterra. Dal dischetto realizza il solito Harry Kane che porta il risultato sull’uno a zero e trova la sua sesta marcatura personale al mondiale. I Tre Leoni sfiorano il raddoppio al 62° con Dele Alli, ma il suo colpo di testa termina alta di un nulla sopra la traversa. Il match prosegue senza grandi occasioni sino all’81° quando Cuadrado, servito splendidamente in area di rigore, svirgola spedendo fuori il pallone da ottima posizione. L’Inghilterra continua a tenere il pallone e a giocare cercando esclusivamente di far scorrere il tempo.
Il match sembra destinato a concludersi, quando al secondo minuto di recupero, il missile da oltre trenta metri di Mateus Uribe trova la strepitosa risposta di Jordan Pickford che si oppone spedendo in calcio d’angolo. Sale pure Ospina per la ricerca disperata del pareggio, ma è Yerry Mina a esibirsi in uno stacco imperioso di testa e a trovare il gol dell’incredibile 1-1. Non riesce Trippier, piazzato sulla linea di porta, a respingere il pallone. Finale incandescente, supplementari.
Tempi Supplementari
Galvanizzata dal pareggio trovato in extremis, è la Colombia a dominare i primi 15 minuti dell’extra time. Regge però l’Inghilterra che concede soltanto una chance a Falcao a due minuti dalla fine, con il suo tentativo di testa in tuffo che termina abbondantemente fuori dallo specchio della porta. Nel secondo tempo supplementare l’occasione più ghiotta è invece sui piedi di Danny Rose che chiude una splendida triangolazione con un diagonale che si spegne sul fondo per pochi centimetri. Subito dopo non riescono a finalizzare né Lindgard né Dier che al 114°, tutto solo, manda alto di testa da ottima posizione. Le squadre combattono con vigore fino all’ultimo per trovare il colpo della vittoria, ma è tutto inutile e si va ai tiri dal dischetto.
Ai calci di rigore, sfatando i nefasti precedenti, passa l’Inghilterra. Dopo essersi trovata in svantaggio con la parata di Ospina su Henderson, i tre Leoni ribaltano la situazione per via degli errori consecutivi (4° e 5° rigore) di Uribe e Bacca. Dier conclude i giochi, trafiggendo Ospina che tocca ma non riesce a respingere. Delusione cocente per la Colombia, grande festa per gli inglesi, ai quarti di finale dopo il lontano 2006.
Colombia-Inghilterra – Il Tabellino (4-5 dopo i calci di rigore)
Marcatori: 57′ rig. Kane (I), 93′ Mina (C)
COLOMBIA (4-3-2-1): Ospina; Arias (116′ Zapata), Mina, D. Sánchez, Mojica; Barrios, C. Sanchez (79′ Uribe), Lerma (61′ Bacca); Cuadrado, Quintero (88′ Muriel); Falcao. Ct: Pekerman
INGHILTERRA (3-4-3): Pickford; Walker (113′ Rashford), Stones, Maguire; Trippier, Henderson, Alli (81′ Dier), Young (102′ Rose); Lingard, Kane, Sterling (88′ Vardy). Ct: Southgate
Arbitro: Mark Geiger (Usa)
Ammoniti: 41′ Barrios (C), 52′ Arias (C), 54′ Sanchez (C), 56′ Henderson (I), 63′ Falcao (C), 64′ Bacca (C), 69′ Lingard (I), 118′ Cuadrado (C)
Gabriele Pulvirenti
Svezia-Svizzera 1-0
Praticità, concretezza, linearità, un pizzico di fortuna: miscelate bene questi ingredienti e avrete il ritratto della Svezia odierna, una squadra capace di battere la Francia e far fuori Olanda e Italia nel cammino verso Russia 2018, per poi eliminare la Germania ai gironi subendo solo due reti in quattro incontri. Il 4-4-2 di mister Janne Andersson è una ricetta solo leggermente rivisitata del vecchio catenaccio all’italiana che però, in questo Mondiale, si sta scoprendo di una efficacia sorprendente. L’1-0 con cui la Svizzera viene battuta porta la firma di Forsberg, il cui tiro deviato da Akanji sarebbe stato facile preda di Sommer: la buona sorte, però, guarda già da qualche mese in maniera più che amichevole gli scandinavi.
Non ci si attende la partita più spettacolare della manifestazione e, infatti, Svezia-Svizzera rispetta le attese. Squadre quadrate e abbottonate, nonostante il 4-2-3-1 degli elvetici, guidati da Petkovic: Dzemaili è un “falso dieci” e dà manforte a Behrami e Xhaka in mezzo, più che ispirare le ali Shaqiri e Zuber, a supporto dell’unica vera punta Drmic. Dall’altra parte, Toivonen e Berg costituiscono la classica coppia d’attacco svedese, aiutati dalle ali Forsberg e Claesson.
La partita è tosta e fisica e il primo vero pericolo arriva al 27′, quando Berg si trova solo davanti a Sommer e scarica in porta una conclusione che il portiere avversario sventa in tuffo. Dzemaili dieci minuti dopo ci prova dalla distanza, con scarsi risultati: Svizzera timida e poco efficace in avanti, a dispetto di una Svezia ben più decisa: al 41′ Ekdal si divora una occasione colossale, mandando alle stelle un bel cross da destra da posizione favorevolissima. Il secondo tempo comincia con lo stesso copione: scandinavi più decisi e Toivonen, dall’area piccola, non profitta di un rimpallo mandando la sfera oltre la traversa.
La Svizzera continua a non impressionare e, al 66‘, gli uomini di Andersson concretizzano il vantaggio: Forsberg duetta con un compagno al limite dell’area, evita un difensore con una finta e scarica un destro centrale, reso però letale dalla deviazione di Akanji, che spiazza Sommer. Il vantaggio, meritato, non sveglia più di tanto i rosso-crociati: iniziano a piovere cross dalle parti di Granqvist e Lindelof che, data la stazza, non vanno più di tanto in ambasce. Petkovic, con l’ingresso della freccia Embolo, cerca di dare più velocità e profondità e l’esperimento non riesce per un soffio: la punta dello Schalke indirizza di testa un pallone verso la porta, sventato dal provvidenziale intervento di un difensore svedese.
L’ultimo pericolo per la porta di Olsen arriva al primo minuto di recupero: lo stacco imperioso di Seferovic chiama il portierone a una bella parata in tuffo. L’incontro termina sul contropiede della Svezia, con Ollson bloccato fallosamente da Lang: l’arbitro tira fuori il rosso per il difensore elvetico, assegnando un penalty che poi viene tramutato dal VAR in punizione dal limite. Toivonen saggia i riflessi di Sommer, chiudendo una partita che sancisce la parola fine sull’avventura svizzera al Mondiale: la Svezia, invece, non smette più di stupire.
Il tabellino:
Svezia-Svizzera 1-0 (primo tempo 0-0)
Marcatori: 66′ Forsberg (Sve).
Svezia (4-4-2): Olsen; Lustig (82′ Krafth), Lindelof, Granqvist, Augustinsson; Claesson, Svensson, Ekdal, Forsberg (82′ Mart. Olsson); Berg (90+1′ Thelin), Toivonen. Ct: Andersson.
Svizzera (4-2-3-1): Sommer; Lang, Djourou, Akanji, Rodriguez; Behrami, Xhaka; Shaqiri, Dzemaili (73′ Seferovic), Zuber (73′ Embolo); Drmic. Ct: Petkovic.
Arbitro: Skomina (Slo).
Ammoniti: 31′ Lustig (Sve), 61′ Behrami (Svi), 68′ Xhaka (Sve).
Espulsi: 90+4′ Lang (Svi).
Giorgio Tosto