Super Marta Bassino, tra le grandi dello sci

Dopo quattro vittorie, un terzo ed un quarto posto, Marta Bassino ha vinto con una gara di anticipo la coppa del mondo di slalom gigante: è la quarta italiana a riuscirci dopo Deborah Compagnoni, Denise Karbon e Federica Brignone
Marta Bassino (LaPresse)

È solo l’ultima grande perla della scuola italiana nella disciplina base dello sci alpino:  da Borgo San Dalmazzo, 25 anni, entra ancora nella storia dello sci alpino femminile aggiudicandosi, con una gara di anticipo, la Coppa di specialità dopo Compagnoni, Karbon e Brignone (nella passata stagione). Per lei è il coronamento di una stagione spettacolare che la riscatta inoltre della delusione per una medaglia in gigante mancata ai Mondiali. Nel gigante di Jasna, in Slovacchia, le è infatti bastato il quarto posto per lasciarsi alle spalle le rivali più temute: la francese Tessa Worley (10/a) e la svizzera Michelle Gisin (8/a). Si era già “vestita dei colori dell’iride” (juniores) il 27 febbraio 2014: fu un magico giorno di compleanno, ovviamente in gigante. Sette anni e otto giorni dopo, sempre in Slovacchia, la piemontese si eleva al top della specialità dopo un dominio stagionale senza discussioni, Mondiale a parte, per l’appunto.

Sempre sorridente, fisico minuto ma dotata di magistrale tecnica unita ad un carattere coriaceo, per Marta Bassino la classifica di disciplina parla chiarissimo: dietro i suoi 510 punti, Worley 362 e Gisin 344. Significa che l’azzurra è ormai irraggiungibile a una gara dalla fine dell’annata. Nella località montana dei Bassi Tatra, per l’azzurra a dir poco portafortuna, anche se di fortuna qui ne resta poca, le sue prima dichiarazioni a caldo (si fa per dire): “È un giorno bellissimo. Cercavo di non guardare i punteggi per fare solo la mia gara. Stare concentrata e farmi così scivolare tutto addosso. Poi, quando ho capito che avevo matematicamente vinto la coppa, sono esplosa. Sono riuscita a tirare fuori sempre il meglio in gara a partire da Soelden, penso che l’uscita di Courchevel mi sia servita come insegnamento. Il week-end di Kranjska Gora è stato il più emozionante assieme a questa giornata qui a Jasna, ma anche il podio a Kronplatz è un bellissimo ricordo. Sono felice e orgogliosa della continuità dimostrata”.

Marta Bassino (AP Photo/Gabriele Facciotti)

Emozionatissima e commossa sino alle lacrime, la vigilia della Festa della donna 2021 assume per Marta e le sportive italiane una connotazione storica. In questa sua magica annata, Marta aveva portato all’Italia anche l’unico oro ai Mondiali di Cortina, prima in parallelo. “Questo è un risultato che racchiude tutta una stagione, una stagione super. Mi sono accorta di essere cresciuta tanto perché dietro questa coppa c’è tutto un percorso che è stato fatto, imparando anche dai giorni più difficili – ha raccontato la piemontese, che ha aggiunto: – Il primo pensiero dopo questo successo è per la consapevolezza che dietro questa coppa c’è un grandissimo lavoro di squadra. Dunque dedico al team la mia coppa ed anche alla mia famiglia, al fan club, all’Esercito e a tutti quelli che mi sono stati vicini”.

Per la cronaca, ha vinto la gara la slovacca Petra Vhlova che vanta ora 1.220 punti in classifica generale: ne ha dunque recuperati non pochi sulla svizzera Lara Gut-Behrami (1.226). Per l’Italia in classifica poi ci sono però anche Federica Brignone 6/a, Elena Curtoni, 24/a, e Laura Pirovano, 26/a. La coppa del mondo donne si sposta ora in Svezia, ad Aare, dove i prossimi venerdì e sabato avranno luogo due slalom speciali. Negli altri sei giganti disputati però, Marta aveva già ottenuto quattro vittorie (Sölden, Courchevel, Kranjska Gora 1&2), un terzo posto (Kronplatz). Con il quarto posto decisivo di ieri, è la quarta italiana a riuscire nell’impresa dopo Deborah Compagnoni (1996-1997), Denise Karbon (2007-2008, con 5 successi di tappa) e Federica Brignone (2019-2020).

Questo titolo vale però un nuovo primato, perché mai l’Italia femminile era riuscita a conquistare due coppe di specialità consecutive: grazie invece alla “coppia B&B”, Federica Brignone e Marta Bassino, anche questo record è battuto. La Festa della donna, oggi, è ancora più dolce per le sportive e non solo.

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