Suono ed esteriorità negli inediti di E. Levinas
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Nel 2012 sono stati pubblicati i "Quaderni di prigionia" di E. Levinas, redatti tra il 1937 et il 1949. Le annotazioni di quegli anni ci offrono l’opportunità di assistere, nel contesto di un campo di lavoro, al nascere o al maturare di alcuni concetti chiave del suo pensiero. Metteremo l’accento su tre elementi fondamentali contenuti nei "Quaderni", per chiarire le condizioni di possibilità della trascendenza nel pensiero di Levinas. Tracceremo dunque: una fenomenologia del corpo, nella sua materialità; una fenomenologia della sensibilità che trova nell’udito il suo prototipo fondamentale; una lettura dell’esperienza di sofferenza che dominerà gli anni di prigionia come cifra della passività dell’uomo. A partire da questi elementi, si chiariranno alcuni elementi embrionali di un ripensamento dell’ontologia.