Una “Summer Exihibition” nei Quartieri Spagnoli
Qualcuno l’ha definita “arte democratica”. Non è chiusa dentro musei, gallerie o fondazioni, e nemmeno è riservata esclusivamente agli intenditori e ai collezionisti. Per farsene un’idea è sufficiente passeggiare in questi giorni e fino al 31 agosto per i vicoli e le stradine dei Quartieri Spagnoli. Assolati e caldi, ma in perenne movimento anche d’estate, sono conosciuti dai più per le scorribande rumorose dei motorini, per i panni stesi e il vociare sguaiato dai balconi. Ma per chi volesse (magari di rientro da mete turistiche poco distanti) sono anche il luogo dove mettersi alla ricerca, con un pizzico di curiosità, tra negozi, bar, pizzerie, kebab, terrazze e anche appartamenti privati, delle opere di una nutrita schiera di artisti italiani e stranieri, raccolte in occasione della “Summer Exihibition#0”. Disseminate nel quartiere, queste opere conducono, come le briciole di pane di Pollicino, ad una galleria, la Shazar Gallery, situata in un palazzo di via Pasquale Scura, al numero 8. In un quartiere poco avezzo all’arte contemporanea, proprio nel “ventre” di Napoli, questa inconsueta sperimentazione, che accosta stili e generi diversi, spaziando dalla fotografia, alla pittura, alla ceramica, alla scultura, di fatto consente di accostare l’arte contemporanea e i suoi linguaggi anche fuori dai luoghi tradizionali. Per l’occasione, la galleria, promotrice dell’iniziativa, ha chiesto infatti ai condomini e ai commercianti della strada di ospitare un’opera, rendendola fruibile ai passanti, senza per questo intralciare la normale vita quotidiana. Negli appartamenti, sculture e fotografie sono visitabili se i proprietari sono in casa.
Dalla galleria alla strada. Partendo dal piano terra dell’edificio di Via Scura, nello spazio antistante la galleria, il pubblico viene accolto da una scultura di ghiaccio, “#menoduegradi” dell’artista Giovanni Battimiello: si tratta di blocchi di ghiaccio in continuo scioglimento che denunciano il surriscaldamento del pianeta e vogliono essere un invito a tutelare la Terra su cui viviamo. All’interno della galleria, appesi alle pareti bianche, degli elmetti militari incisi, opera di Rocco Dubbini, raffigurano l’evoluzione della vita nel grembo materno: un contrasto stridente tra vita e morte, un intreccio tra la Storia con la S maiuscola e quella personale di ciascuno. Tra le tante opere, salendo i piani del palazzo, un dipinto di Mutaz Eleman, artista sudanese che vive al Cairo, rievoca i paesaggi impressionisti di Claudet Monet. All’interno di uno studio legale, al piano superiore, gli “Interior landscapes” di Giacomo Montanaro (acidi su carta fotografica), osservano dalle pareti i tavoli e le scartoffie degli avvocati e dei praticanti al lavoro. All’ultimo piano, una composizione di Ottavio Celestino accosta immagini bidimensionali di piante e arbusti alla tridimensionalità di due recipienti pieni d’acqua.
Dal civico 8 di Via Scura l’inusuale raccolta intreccia legami con l’esterno, diffondendosi intorno, con orari variabili a seconda della disponibilità degli esercizi commerciali coinvolti. Nel piccolo, ma frequentato Baretto, “Utopian Selfie” dell’iraniano Saghar Daeiri osserva dall’alto chi sorseggia un caffè, mentre le “Farfalle” di Stefania Ricci ingentiliscono l’ambiente prettamente maschile di un barbiere. Nella vetrina di un negozio di ceramiche fa bella mostra di sé l’installazione di resina nera “Nerea”, di Domenico Borrelli.
Una collettiva colta ma al tempo stesso gioiosa, come un filo che continuamente si spezza e si riannoda, perdendosi e ritrovandosi tra il vociare, i discorsi, gli affari, i rumori della città, in spazi anonimi e banali che per gioco, o per genio, sono diventati importanti, seminando nella quotidianità disincantata dei frammenti di sogno.
Le opere esposte a “Exihibition Summer#0” (a cura di Shazar Gallery) sono di: Ely Acheson-Elmassry, Hiro Aisu, Andrea Aquilanti, Domenico Borrelli, Giovanni Battimiello, Monica Biancardi, Ottavio Celestino, Stefano Cerio, Mario Ciaramella, Paolo Consorti, Saghar Daeiri, Rocco Dubbini, Mutaz Elemam, Giovanni Gaggia, Paolo Grassino, Enrico Iuliano, Lello Lopez, Giacomo Montanaro, Ezia Mitolo, Gabriel Orlowski, Silvia Papa, Iacopo Pinelli, Stefania Ricci, Paola Risoli, Marta Strilchuk, Marialuisa Tadei.