Sull’anima come metaxy e il luogo dove nasce l’arte in Simone Weil

 

 

Per visualizzare l’articolo scaricare qui pdf del fascicolo n. 2/2023

Simone Weil uses the notion of soul to make her way beyond the horizon of phenomenality critically established by modern subjectivity. However, the Weilian way does not lead to an abandonment of the subjective polarity that interfaces with reality nor to a purely aesthetic turn of thought for which the primacy of the subject is replaced by that of the “other than the subject”, but to a re-articulation founded on the metaxological character of the soul. From this point of view, the ???? appears as the place of an erotic from which the possible mediation between sensitive and intelligible begins, a space of authentic inspiration and the first worksite of any kind of “art”.

La ripresa della nozione di “anima” serve a Simone Weil per aprirsi una strada oltre l’orizzonte della fenomenalità istituito dalla soggettività nei suoi presupposti più critici. Tuttavia, la via weiliana non conduce ad un abbandono della polarità soggettiva che si interfaccia al reale né ad una svolta meramente estetica del pensiero per la quale al primato del soggetto si sostituisce quello dell’“altro dal soggetto”, ma ad una sua riarticolazione fondata sul carattere metaxologico dell’anima. Da questo punto di vista, la ???? appare come il luogo di un’erotica da cui prende avvio la mediazione possibile tra sensibili e intelligibili, spazio di autentica ispirazione e primo cantiere di ogni specie di “arte”.

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