Studiare facile! Basta capire che tipo sei
Nello scorso articolo abbiamo visto alcuni accorgimenti per facilitare la concentrazione e apprendere più facilmente senza trascurare uno stile di vita sano ed equilibrato.
C’è ancora una cosa che può aiutarvi: identificare il vostro stile d’apprendimento.
Non tutti apprendiamo allo stesso modo. Forse avrete già notato che quando prendete degli appunti rimanete concentrati più a lungo e fate meno fatica a ricordare le cose. Oppure che vi basta ascoltare qualcosa e non dovete più ritornare sul libro per studiarla. Oppure che per rievocare un concetto vi viene subito in mente l’immagine della pagina del libro o dello schema su cui l’avete studiata. Oppure che quando imparate una cosa nuova cercate di comprenderne il senso, la struttura o la funzione logica.
Stiamo parlando di come ciascuno immagazzina le informazioni e quali sensi ne supportano il processo. I sensi svolgono l’importante funzione di recepire e trasmettere le informazioni al nostro cervello perché vengano qui elaborate e possano essere recuperate ed utilizzate all’occorrenza.
In ogni persona l’uso dei sensi si sviluppa in modo diverso in base a propri atteggiamenti affettivo-cognitivi.
Gli stili d’apprendimento indicano il canale preferenziale, questo significa che le modalità congeniali ad un altro stile possono essere utili oppure no. Gli stili sono di seguito descritti.
Stile visivo: è quello tipico di chi impara leggendo. Le immagini, visive o mentalizzate, sono importanti così come i colori, i disegni, le mappe concettuali, i simboli e gli schemi riepilogativi. Per crearsi questi schemi/immagini può essere importante scrivere, riassumere, prendere appunti e rileggerli.
Stile uditivo: per queste persone è importante ascoltare. Esse sono propense a lavorare in gruppo, a partecipare a discussioni, seminari. La lezione frontale per loro è particolarmente utile e sono facilmente in grado di ricordare e ripetere quanto ascoltato.
Stile cognitivo: si tratta di uno stile complesso in cui ognuno utilizza il proprio personale modo di approcciarsi alle informazioni: attraverso una comprensione globale che dia un quadro di insieme o analogica che si concentra sui singoli particolari; con un pensiero sistematico che elabora una variabile per volta oppure di tipo intuitivo attraverso il quale si generano ipotesi; con una elaborazione istantanea e veloce oppure di tipo riflessiva e lenta. Il bisogno fondamentale di chi utiliza questo schema è quello di capire.
Stile cinestesico: la persona ha bisogno di maneggiare l’informazione in tutte le sue forme. Si tratta di uno stile misto in cui alle conoscenze cognitive si mescolano le abilità pratiche e concrete. Per gli studenti che utilizzano primariamente questo tipo di apprendimento sono necessari esempi concreti, l’utilizzo di mappe cognitive e di tabelle riepilogative, così come il prendere appunti, il riorganizzarli in modi diversi. Il materiale di studio viene così composto, scomposto e ricomposto e confrontato.
Perché è importante imparare a riconoscere il proprio stile?
Conoscere gli stili di apprendimento è utile sia per chi apprende che per chi insegna. I metodi di insegnamento generalmente sono ricchi di stimoli che possono sollecitare le funzioni di tutti i nostri sensi. Eppure la tendenza di ciascuno è di proporre nell’insegnamento le personali modalità di apprendimento.
Per gli insegnanti è importante imparare a sperimentare strategie diverse per favorire l’apprendimento di tutti. I continui aggiornamenti sulla metodologia didattica sono in tal senso una ricca fonte di stimoli.
Per chi apprende è importante riconoscere il proprio stile e identificare le modalità pratiche attraverso cui è più facile rimanere concentrati, focalizzare le informazioni principali, ripetere e approfondire gli argomenti. I metodi generalmente indicati dai docenti sono un modo di approcciarsi all’apprendimento. Pian piano occorre cercare il proprio personale stile. Inoltre può risultare dannoso, per la propria motivazione e il proprio successo, la tendenza a voler emulare il metodo di studio di qualcun altro. Potete provarci ma, se vi accorgete che non è il vostro stile, provate ad applicare le azioni dello stile sopra descritto in cui vi siete maggiormente riconosciuti.
Infine una raccomandazione per i genitori: in caso di demotivazione allo studio o scarsi rendimenti scolastici dei vostri figli, provate a comprendere se essi possono avere a che fare con un mancato riconoscimento e/o il non uso di un proprio stile d’apprendimento.