Studenti stranieri discriminati?
L'istituto Bertarelli di Milano potrà formare una sola classe per studenti lavoratori, nonostante gli iscritti siano molti di più. La decisione adottata per l'alto numero di stranieri, che rischiano di non poter seguire le lezioni. Occupata la scuola
L’istituto scolastico Bertarelli e da sempre famoso per organizzare corsi serali e di recupero per la Milano che lavora di giorno e studia di sera. Da anni ormai forma impiegati e segretari provenienti da mezzo mondo, ma le cose non potranno più continuare come prima. Anche se, infatti, sono ben 72 i nuovi studenti lavoratori stranieri iscritti al serale per il prossimo anno, l’Ufficio scolastico regionale ha concesso l’apertura di una sola classe.
Davanti a questa decisione, come prevedibile, si sono scatenate le furie dei sindacati, degli studenti (che hanno occupato l’istituto) e dei professori, che annunciano per la prossima settimana il blocco degli scrutini in tutta la scuola.
Il motivo del taglio deciso dall’Ufficio scolastico regionale è il tetto del 30 per cento di studenti stranieri per classe imposto da una circolare della Gelmini. «Non c’è nessuna discriminazione etnica», secondo il provveditore regionale Giuseppe Colosio. «La valutazione di concedere oppure no la deroga al 30 per cento è rinviata all’organico di fatto, quando avremo l’elenco completo degli iscritti».
Ma i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil insorgono anche sull’applicabilità del tetto stesso: «È una scusa inaccettabile – spiega Rita Frigerio, della Cisl –. Quella circolare non può essere valida per le scuole per i lavoratori. Basta leggerla per vedere che si parla di minorenni. Quei ragazzi hanno tutti più di 18 anni e hanno diritto di avere una classe ora, non a settembre, perché rischiamo di perderli per strada».
«Siamo ormai all’ossessione furiosa e razzista – commenta Attilio Paparazzo, Cgil – il ministro Gelmini non ha dato disposizioni in merito: ha solo detto che nella scuola elementare, quando il numero di stranieri supera il 30 percento degli iscritti in una classe, è raccomandabile distribuirli in altre classi o trasferirli in altre scuole per evitare una concentrazione eccessiva».
Gli studenti dopo la prima notte di occupazione, hanno affisso all’ingresso della scuola un lungo striscione: «Bertarelli serale, applicata la norma razziale». Interessatosi della questione, il nuovo sindaco ha detto che chiederà all’Ufficio scolastico di tornare sui suoi passi.