Storia di Roma e altre storie
La Roma dei Cesari era famosa per l’amministrazione della Giustizia. Anche recentemente si sono trovate nei Ministeri pratiche in sospeso da quell’epoca. Anche allora, per far carriera nella Capitale, occorrevano raccomandazioni robuste. Oggi, bastano anche se sono soltanto robustarelle. Nel popolo latino le contese più dure erano sempre quelle fra laziali e romanisti. Giano, dio del principio e della fine, aveva due facce. Era il protettore dei diplomatici. Gli egiziani veneravano il Bue Api, i greci il Vitello d’Oro, i romani invece adoravano la porchetta. Cosa dissero i romani quando videro giungere Annibale con gli elefanti? An vedi aoh! È arrivato er Circo Togni!. Roma fu fondata da una lupa che allattava due gemelli: Romolo e Remo. Poi Romolo fece fuori Remo, e cosi cominciò la solita storia. Le Vestali erano addette al culto della Dea Vestaglia. Roma fu distrutta.Non rimasero che rovine, sulle quali vive ancora. Roma, per la lungimiranza con cui attese a iniziare le riforme, fu chiamata la città eterna. Fu sul Campidoglio che, per la prima volta nella storia, le oche misero in fuga dei galli. La caduta dell’Impero Romano avvenne perché da una parte crescevano la tasse e dall’altra calavano i barbari. Per tutte queste invasioni Roma, la capitale, decadde anche economicamente. Fu da questo periodo che iniziò il deficit dell’Amministrazione comunale. Quando Teodosio occupò Roma, fu clemente, e molti centurioni e graduati dell’esercito vennero da lui impiegati come funzionari in Amministrazione, dove rimasero. Dalla Gallia arrivarono in Italia molti franchi, che poi finirono tutti nelle tasche dei banchieri fiorentini. Il popolo gotico era formato dai goti e dalle gote. Cosa dissero i veneziani quando videro apparire i giganteschi ostrogoti? Ostregheta!. Carlo Magno in Italia sostituì i duchi con i conti, che gli tornarono meglio. I nobili nel Medio Evo non lavoravano e da allora cercarono di mantenere questa eletta tradizione, anche a costo di notevoli sacrifici. Nel Rinascimento, i costumi si ingentiliscono a causa del Galateo di Monsignor della Casa, per cui si comincia ad usare il fazzoletto invece di tirar su, come si faceva nel basso Medio Evo. In questo periodo, in arte succedono dei fatti così straordinari, che nella Cappella Sistina, nell’anno 1512, avvenne il Diluvio Universale ad Opera di Michelangelo Buonarroti. L’uomo del Rinascimento si sente finalmente libero e vuol procedere senza freni; da questo nascono le prime Compagnie di ventura e le prime Compagnie di Assicurazione. Nelle corti affollate di cortigiani si facevano grandi affreschi e grandi rinfreschi; poi, dato che il signore era un mecenate, alla fine tutti mecenavano alla sua tavola. Niccolo Machiavelli era veramente machiavellico: fu lui a dare inizio ad un principe senza principio.