Stop all’apertura di un nuovo “casinò” a Pegli

Un presidio della comunità di don Gallo contro la nuova, grande sala da gioco che sta per aprire i battenti sul lungomare, e la scelta dei proprietari di avere Nicole Minetti come madrina
Nicole Minetti

Doveva essere inaugurato nei giorni scorsi sul lungomare di Pegli con madrina Nicole Minetti. La più grande sala giochi di Genova, ma lo stop è arrivato dal Comune con una comunicazione dell'assessore allo Sviluppo economico Francesco Oddone. Motivazione: la mancanza delle necessarie autorizzazioni all'attività.

Qui recentemente ben cinque sale hanno aperto proprio nel centro del quartiere, mettendo a disposizione di turisti e residenti, le slot machine e i video lottery. E ora, come ciliegina sulla torta, doveva aprire il più grande "casinò" della città di oltre 500 metri quadri. Proprio sul lungomare, là dove un tempo trovava spazio una bella pizzeria. La sala doveva essere inaugurata con una protagonista del gossip, Nicole Minetti e, proprio per questo, nel quartiere in questi giorni non si parlava d'altro. 

A far discutere, però, è anche il fatto che la nuova sala sorge su terreno demaniale, di proprietà dello Stato e dunque, in linea di principio, da gestire in modo più etico. Su questo punto, del resto, si sprecano le contraddizioni: i gestori, che hanno appena aperto la sala interna, progettano già la stagione estiva sulla terrazza, con l'idea di trasferire all'aperto tavoli da gioco e chioschi per gli alcolici. Ma come sempre quando la posta in gioco è alta, c'è il tira e molla delle responsabilità.

Al Demanio assicurano di non sapere nulla dell'apertura della sala. Mentre il proprietario dice di sì, poiché ha comunicato tutte le informazioni. C’è davvero preoccupazione, in città, e tra i tanti a parlare c'è Mauro Benacchio, segretario della sezione del Pd di Pegli, per il quale le sale da gioco portano un sacco di problemi. Anche perché nella grande spiaggia sottostante la struttura, una zona defilata, potrebbe diffondersi ogni tipo di traffico. Prostituzione compresa.

A schierarsi decisa contro il nuovo centro è anche la Comunità di San Benedetto al Porto con il suo fondatore don Andrea Gallo, che ha organizzato una manifestazione «civica e pacifica» contro l’apertura della sala sul lungomare genovese. Si sono uniti alla manifestazione anche la Lista Doria, Sel Liguria, la Consulta Permanente sul gioco con premi in denaro. «Siamo molto preoccupati per il crescente proliferare di sale da gioco e video-lottery soprattutto nel ponente genovese – ha dichiarato per Sel Stefano Quaranta -. Deve essere compito degli amministratori e della politica trovare una soluzione a quello che sta diventando un problema per troppe famiglie».

Partendo dalla motivazione che «è irresponsabile restare indifferenti di fronte a questo scempio, dobbiamo scegliere da che parte stare», don Gallo si rivolge a tutti i genovesi chiedendo per affermare che la dignità delle persone è un bene comune di tutti. Chiede inoltre di «reagire a quello che a tutti gli effetti è un depauperamento del territorio che lede soprattutto la dignità di intere famiglie e la presenza di Nicole Minetti, indagata per prostituzione e tra i simboli della politica di malaffare, deve fare crescere la voglia di partecipare per dire no alla piaga dilagante delle case da gioco». Ora tutto è fermo, sperando che non si tratti solamente di una cerimonia rimandata.

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