Stop al traffico illecito

I sequestri alle frontiere si susseguono e assumono dimensioni preoccupanti.
cani

I sequestri alle frontiere si susseguono e assumono dimensioni preoccupanti. Quello dei cuccioli clandestini è un mercato in espansione che genera un giro d’affari che si attesta sui 300 milioni di euro l’anno. Dotati di falsi certificati sanitari e microchip, costano fino a 20 volte meno dei loro simili italiani, viaggiano ai limiti della sopravvivenza e il 50 per cento di loro non arriva vivo nel nostro Paese.

 

Ma a scoraggiare la tratta arriva ora un manuale che si propone di rendere più efficace l’applicazione della “Legge 201” che lo scorso anno ha introdotto nel nostro ordinamento il reato di traffico di animali da compagnia. Il manuale “Procedure per l’esecuzione dei controlli nella movimentazione comunitaria di cani e gatti” – realizzato da ministero della Salute, Federazione veterinari (Fnovi) e Lega anti vivisezione (Lav), in collaborazione con la polizia e con il patrocinio del ministero degli Esteri – è diretto ai veterinari e alle forze dell’ordine. Ma anche a chi li compra, in allevamenti e negozi compiacenti: spesso un amante degli animali che non sa di alimentare uno squallido business illegale con il suo incauto acquisto. La norma aumenta anche le sanzioni previste dal codice penale per chi maltratta e uccide animali. Allo studio la proposta di una rete europea di contrasto al traffico dei cuccioli di cani e gatti, perché gli animali arrivano principalmente da Paesi membri come Slovacchia, Ungheria e Romania.

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