Stop al diesel in Pianura Padana
Stretta contro l’inquinamento in quasi tutta la Pianura Padana. Da lunedì 1° ottobre in quattro regioni d’Italia – Emilia Romagna, Veneto, Lombardia e Piemonte – i veicoli più inquinanti non potranno circolare nei giorni feriali.
Sono entrate in vigore le misure previste per la lotta all’inquinamento dallo smog firmate dalle quattro regioni del nord, e rimarranno valide fino al 31 marzo 2019 ma con modalità diverse.
Nel mese di giugno dello scorso anno è stato firmato un accordo tra il Ministero dell’Ambiente e le quattro regioni che hanno in comune la Pianura Padana. L’accordo prevede lo stop, dal lunedì al venerdì e dalle ore 8.30 fino alle 18.30, per le auto e i veicoli commerciali diesel fino a Euro 3 e, nell’Emilia Romagna, fino a Euro 4. Si stima il blocco di circa 1 milione di autovetture e mezzi commerciali, nato soprattutto per tenere sotto i limiti di legge i dati delle polveri sottili, che sono state oggetto di sanzioni dalla Ue.
Come dicevamo c’è un problema da non sottovalutare: le regole non sono comuni ma variano da regione a regione. Bisogna quindi fare molta attenzione per non violare la legge.
In Piemonte ad esempio il divieto anti smog è stato rinviato di una settimana. La retromarcia è arrivata dopo la decisione della Regione di inserire alcune deroghe per esentare dal divieto alcune categorie, tra cui gli ambulanti, gli artigiani e chi vive o lavora in una zona non servita dai mezzi pubblici. Lo stop comunque dovrebbe riguardare i veicoli Euro 0, 24 ore su 24 per tutto l’anno, mentre per i diesel euro 1 ed euro 2 lo stop ci sarà tutti i giorni dell’anno dalle ore 8 alle ore 19. Per i diesel euro 3 invece lo stop è lo stesso ma fino al 31 marzo 2019 (per ora).
In Lombardia invece è in vigore in 214 comuni dal lunedì al venerdì dalle ore 7:30 alle ore 19:30. Da gennaio 2019 però a Milano partirà una nuova restrizione, la cosiddetta Area B, molto più vasta dell’Area C (già in funzione), e sarà chiusa al traffico anche per i veicoli euro 4 (dal 2022 lo stop sarà esteso anche agli euro 5). Verranno inoltre fermate anche le auto a benzina fino a euro 2.
In Veneto lo stop è esteso fino ai diesel euro 3 e le auto a benzina euro 0 ed euro 1, dalle ore 8:30 alle ore 18:30 dal lunedì al venerdì.
Ci sono però alcune deroghe per coloro che hanno un Isee pari o inferiore a 16.700 euro (certificazione da tenere sempre in macchina); chi non può recarsi a lavoro con mezzi pubblici; chi ha più di 70 anni; per i veicoli che vengono utilizzati per il tragitto casa-fermata del bus.
In Emilia Romagna lo stop arriva da subito anche per gli euro 4, oltre che per i motori a benzina euro 0 ed euro 1. Lo stop ci sarà dal lunedì al venerdì dalle ore 8:30 alle ore 18:30 e ogni prima domenica del mese. Possono circolare i mezzi car-pooling con almeno 3 persone a bordo.
Verificare la classe ambientale del veicolo
Come si fa a verificare la classe ambientale del proprio veicolo? Il libretto di circolazione può essere di difficile consultazione perché contiene norme europee che non specificano il tipo di euro ma bisogna risalire al contenuto della norma per capirne la classe ambientale. In alternativa si possono consultare i siti web dell’Aci o del Portale dell’automobilista dove, inserendo la targa, si può leggere la classe ambientale del proprio veicolo. Se rientra tra quelli vietati, le soluzioni sono due: acquistare una nuova autovettura – un problema per le classi sociali meno abbienti – oppure utilizzare i mezzi pubblici. Per chi non rispetta i divieti scatta la multa che può andare da 163 a oltre 600 euro.
Gli assessori delle Regioni coinvolte hanno assicurato che “entro il 2020 l’obiettivo è armonizzare e rendere omogenee le norme e le misure applicate in un territorio che da solo produce il 50% del Pil nazionale e dove vivono 23 milioni di persone”.
Il piano anti-smog sarà presto esteso anche alle attività agricole e zootecniche e per favorire la rottamazione dei mezzi più inquinanti ci saranno bonus regionali ad hoc.
Non mancano poi le domeniche ecologiche: la prima è fissata al 7 ottobre 2018, la seconda il 4 novembre.
Se nonostante questo piano anti-smog si sforano lo stesso i limiti di legge, ci saranno ulteriori due blocchi. Se lo sforamento viene superato per almeno 4 giorni consecutivi scatteranno il divieto di sosta con motore acceso, l’abbassamento del riscaldamento domestico a un massimo di 19 gradi (tranne scuole e ospedali) e il divieto di uso di biomasse poco efficienti per il riscaldamento della casa. Il secondo livello (quello più drastico) prevede ulteriori paletti alle biomasse e un aumento dei controlli in strada alle autovetture.