Sporcare di meno e pulire di più
Per oltre una settimana in alcune piazze, spiagge e vie di tanti quartieri genovesi sono comparsi i gilet gialli. No no, per carità niente a che vedere con i francesi, ma qualcosa di veramente simpatico che ha investito i cittadini in una manifestazione chiamata Zena Netta Week, realizzata in collaborazione con il Comune di Genova, Amiu e molte associazioni e comitati del territorio e più interessante ancora anche con l’arcidiocesi di Genova che attraverso mons. Nicolò Anselmi, vescovo ausiliare, ha subito dato la disponibilità.
Nella conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa aveva invitato tutti i cittadini ad un supplemento di impegno, ribadendo quanto fosse importante non sottovalutare la questione “ambiente” di cui spesso parla anche papa Francesco. «La questione ambientale, così come quella del riscaldamento globale, sta modificando la conformazione del pianeta, costringendo anche molti popoli a migrare: la pulizia e il rispetto dei nostri luoghi sono solo una piccola parte di un problema globale che deve vedere tutti protagonisti».
L’obbiettivo era sensibilizzare la cittadinanza a sporcare meno e a pulire di più, a prendersi cura dei propri quartieri e a migliorare le proprie abitudini. Ideatore e propositore di tutto ciò Francesco Calcagno, un medico oculista genovese, anima sensibile all’ecologia e al decoro della sua città, che è riuscito a coinvolgere tanti cittadini, e grazie ad accordi con l’ufficio scolastico regionale anche parecchie classi di scuole di ogni ordine e grado.
Zena Netta è un’iniziativa nata dal basso dove, attraverso un gruppo whatsapp i cittadini e le associazioni hanno potuto coordinare le loro attività, senza naturalmente sostituirsi al servizio pubblico di pulizia di Amiu, ma anzi aiutando a sporcare meno la città. Tutto è partito da un concetto molto semplice: se i cittadini continuano a comportarsi male e a sporcare la città, Genova non potrà mai essere pulita, nemmeno se Amiu triplicasse il suo servizio.
L’invito lanciato a tutti è stato quello a sporcare meno per presentare una Genova più pulita: per risvegliare nei cittadini il desiderio di vedere la Superba ancora più bella, servono eventi che partano anche dal basso. Tutti i genovesi sono chiamati a prendere in mano scopa e paletta e mobilitarsi insieme alle associazioni in un’iniziativa civica di valorizzazione della città e sensibilizzazione.
Sensibilizzare i genovesi a sporcare meno e pulire di più è stato l’idea guida del dottor Calcagno: «Sappiamo bene che Genova non è una delle città più pulite, ma davvero basta soltanto un servizio pubblico efficiente? Se i cittadini continuano a sporcare non avremmo mai una città pulita. Bisogna quindi partire con il migliorare l’educazione e le abitudini dei genovesi: questo progetto è iniziato proprio con la Zena Netta Week, la settimana di eventi e flash mob per pulire la città della Lanterna: sarebbe bello vedere tanti genovesi avere a cuore Genova anche dopo la settimana».
«Genova non è pulita, ma è senza dubbio una città molto attiva – conferma l’assessore all’Ambiente e al Ciclo dei rifiuti del Comune Campora. L’iniziativa Zena Netta – Basta una volontà e una paletta, parte proprio dai cittadini, che hanno convolto Amiu e il Comune in questa iniziativa».
Gli fa eco Luca Zane, responsabile della Comunicazione Amiu che sottolinea come iniziative spontanee tipo Zena Netta sono fondamentali per raggiungere gli obiettivi. «Come Amiu, abbiamo potenziato i servizi di pulizia in città, ma il contributo dei suoi abitanti è fondamentale per fare in modo che tutta la città sia considerata la casa di tutti. La settimana di pulizia ha visto anche tanti eventi per le scuole, così come eventi di plogging, ovvero la raccolta di rifiuti correndo».