La globalizzazione ha creato un “mondo senza confini” che richiede dalla Chiesa una profonda riflessione sulle fondamenta teologiche del suo impegno nel dialogo interreligioso. C’è un sentito bisogno di una formazione adeguata degli evangelizzatori della Chiesa, sia come individui sia come membri delle associazioni o movimenti ecclesiali. Lo si vede chiaramente in Asia dove gli incontri dei cristiani (meno del 3% della popolazione) con le antiche culture e religioni sono «un’istanza pressante» e «una sfida grande per l’evangelizzazione» (Ecclesia in Asia 2). L’Autrice svolge un’analisi della teoria (spiritualità d’unità) e dell’agire di Chiara Lubich e del Movimento dei Focolari nel campo del dialogo interreligioso, sviluppando, in particolare, sei “grappoli” di prospettive teologiche che hanno aperto alla Chiesa di oggi binari originali nel dialogo interreligioso.

 

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