Speranza e fiducia all’Europa stanca
L'augurio del direttore della rivista "Unità e Carismi", padre Fabio Ciardi, per un anno alla riscoperta delle radici cristiane
La riscoperta dell’identità europea, grazie anche ai carismi nati dal cristianesimo, sono questi gli aspetti per "ripartire" con fiducia e speranza secondo il direttore della rivista Unità e Carismi, Fabio Ciardi omi, che ci racconta così il suo 2012:
«Quali gli auguri abbonati antichi e nuovi della rivista Unità e Carismi? Forse possono trarre ispirazione dal principale obiettivo che si propone il piano economico decennale del governo cinese: valorizzare il ricco patrimonio culturale e approfondire l’identità tradizionale confuciana. In una Europa in crisi economica e identitaria perché non prendere in rilievo anche noi le nostre radici, in particolare “I carismi che hanno fatto l’Europa”? (sarà questo, tra l’altro, il titolo del terzo libro che apparirà nel 2012, a cura della rivista, nella sua collana “Carismi”).
«L’identità europea è frutto di tanti apporti, quello classico greco-romano, quello ebraico, germanico, dei popoli slavi, come quelli successivi dell’Illuminismo, del Marxismo, della scienza e della tecnica. Il cristianesimo rimane comunque una realtà determinante, a partire soprattutto dalle sue multiformi esperienze carismatiche che hanno dato vita a forme di pensiero, atteggiamenti spirituali, opere fondamentali di civiltà.
«La nostra rivista vuole offrire il suo piccolo ma decisivo contributo alla riscoperta della dimensione storica dei carismi e della loro attualità, nella convinzione che anche oggi lo Spirito Santo continua a muovere la storia infondendovi impulsi nuovi e creativi. Non è un caso che essa venga edita in otto delle principali lingue europee, alle quali, nel nuovo anno, si aggiungerà quella Lituana.
«Il nostro augurio, dunque? Che la recezione attiva e partecipata della rivista coinvolga i suoi lettori in un rinnovato interesse per la radici cristiani della nostra cultura e offra ad ognuno spunti per vivere una spiritualità ancorata sulla saldezza dei doni dello Spirito e aperta al dialogo con tutte le culture, così da ridare ad un’Europa stanca, fondata speranza e fiducia.