Spedizione italiana in Antartide

240 tra tecnici e ricercatori impegnati a ricostruire il clima del pianeta attraverso le fasi di carotaggio del ghiaccio, per leggere il passato, ma soprattutto il futuro del clima del pianeta
Antartide tecnici arrivati a #Concordia Foto Rocco Ascione PNRAIPEV

La mappa virtuale messa a punto dalla Nasa costringe a fare i conti con la realtà. La temperatura del nostro pianeta dal 1880 aumenta senza soluzione di continuità. Il colore rosso indica la febbre e il salto che si registra alla fine degli anni 70 è l’inizio di una grave malattia.

Nel 2022 la temperatura media è stata 1.15 gradi sopra ai livelli preindustriali: l’artico si sta scaldando quattro volte più velocemente del resto del mondo. La Groenlandia negli ultimi 20 anni ha perso circa 280 gigatoni di ghiaccio. Si tratta di una quantità inimmaginabile che ha fatto alzare il livello del mare di quasi un centimetro l’anno. Il Polo Sud invece resiste anche se con molta fatica.

Il 4 novembre 2022 ha preso il via la 38° spedizione italiana in Antartide, il più grande laboratorio di ricerca scientifica sull’ambiente presso la stazione Mario Zucchelli. L’alzabandiera ha aperto la stagione di ricerca. 240 tra tecnici e ricercatori impegnati in 50 progetti, focalizzati principalmente su scienze dell’atmosfera, geologia, paleoclima, biologia, oceanografia e astronomia. Le attività di ricerca saranno condotte sia presso la base Zucchelli che in quella italo-francese di Concordia – situata sul plateau antartico a oltre 3mila metri di altezza e a 1.200 chilometri dalla costa -. Ci sarà anche la nave italiana Laura Bassi, capace di rompere il ghiaccio e fornita di attrezzature per la ricerca oceanografica.

Oltre a riattivare gli impianti della base, chiusa dallo scorso febbraio a causa delle temperature troppo basse (anche fino a -100°), i tecnici italiani verificheranno le condizioni del ghiaccio marino dove allestire la pista di atterraggio dei successivi voli che saranno operati con il C130J della 46° Brigata Aerea dell’Aeronautica Militare Italiana, che trasporterà materiali e personale tecnico e scientifico impegnato nella spedizione.

Con la nuova missione a Concordia saranno portati avanti 20 progetti di ricerca, tra cui “Beyond Epica Oldest Ice”, attività internazionale finanziata dall’Unione europea, il cui obiettivo è quello di ricostruire il clima del pianeta fino a 1,5 milioni di anni fa. Quest’anno nell’ambito del progetto Beyond Epica, coordinato dal Cnr a cui partecipano per l’Italia anche ENEA e Università Ca’ Foscari Venezia, partirà la fase di carotaggio del ghiaccio nel campo allestito a Little Dome C, a circa 40 chilometri da Concordia, con l’obiettivo di riportare entro l’anno i primi campioni di ghiaccio in Italia. Perché nei ghiacci si può leggere il passato, e soprattutto, il futuro del nostro pianeta.

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