Sostenere le eccellenze
L’Associazione culturale Giuseppina Turrisi Colonna – Onlus nasce nel 2014: prende il nome dalla stessa scuola che ne è stata culla e promotrice. Dal momento della fondazione è un fiorire di attività e di iniziative per raccogliere fondi e far sì che con essi si possano aiutare i ragazzi meritevoli.
«Ho incontrato molti studenti capaci di raggiungere grandi profitti scolastici, ma le difficoltà economiche e le carenze sociali ne ostacolano la carriera scolastica, non permettono loro di affrontare gli studi. Ho conosciuto vari giovani in diverse città e ho compreso quali siano gli ostacoli che spesso si frappongono per far sì che un giovane brillante possa dare il meglio di sé nella società». Anna Maria Di Falco è una preside siciliana. Guida da anni il liceo Giuseppina Turrisi Colonna di Catania. Il suo lavoro le permette di conoscere il mondo della scuola, uno spaccato della società attuale e dei suoi problemi.
«Ci sono ragazzi che si mantengono gli studi lavorando, sobbarcandosi quindi una fatica non da poco. Alcuni ragazzi, appena conclusi gli studi negli istituti superiori, iniziano un anno sabbatico: un anno di lavoro per poter guadagnare i soldi necessari per poter pagare le tasse universitarie, acquistare i libri e altro. Di fatto, questi ragazzi, per motivi diversi, saranno costretti a ritardare gli studi».
Chi vive da anni nel mondo della scuola e lo ama come pochi non poteva rimanere indifferente. Nasce così l’Associazione che oggi porta il nome della scuola, Turrisi Colonna: un impegno sociale di insegnanti e non solo che ha un obiettivo: sostenere le eccellenze scolastiche. I ragazzi migliori, coloro che hanno grande capacità di ottenere profitti eccellenti, devono essere aiutati e sostenuti. Il progetto si chiama “ValorizziAmo Eccellenze”. «Il 29 gennaio dello scorso anno – racconta Anna Maria Di Falco – abbiamo consegnato le prime borse di studio per i ragazzi della terza media e degli istituti della secondaria di secondo grado della Sicilia orientale. Il 5 maggio di quest’anno l’evento si è ripetuto. Hanno partecipato al nostro bando cento scuole della Sicilia orientale, ma alcuni studenti hanno partecipato anche individualmente. Abbiamo assegnato 37 borse di studio». Il sostegno della Onlus catanese affiancherà lo sforzo delle famiglie e dei ragazzi.
«L’iniziativa della Onlus con queste finalità – continua Anna Maria Di Falco – non è nuova in Europa, ma viene attuata per la prima volta in Italia. Abbiamo voluto seguire un modello che, in altri Paesi, è già consolidato. Siamo convinti che possa dare dei risultati anche in Italia».
I primi risultati danno ragione a questa donna forte e risoluta. Non è da sola. Il suo “sogno” è condiviso da tanti: docenti, operatori della scuola, esponenti del mondo della cultura, ma anche della cosiddetta “società civile”, la affiancano. Molte associazioni, alcuni club service danno il loro contributo. Le iniziative sono le più varie: sono state fatte delle gite per valorizzare i borghi siciliani, presentazioni di libri di saggistica e di narrativa, concerti di musica classica, mostre artistiche, attività teatrali. La Onlus Turrisi Colonna può essere sostenuta anche attraverso il 5×1000. Il ministero della Pubblica istruzione ha inviato, già lo scorso anno, una lettera di riconoscimento e di incoraggiamento. Il 16 maggio scorso, un ulteriore riconoscimento: la Onlus catanese è stata invitata a partecipare alla“Giornata Nazionale delle Eccellenze”, che si è svolta a Roma, nella Sala della Comunicazione del Miur, in viale Trastevere. Anna Maria Di Falco vi ha partecipato insieme ai docenti Stefania Russo, Salvo Sapienza e Rosario Spampinato. La presidente ha presentato l’Associazione, gli obiettivi e le attività svolte finora, il cammino tracciato. Era presente il sottosegretario Gabriele Toccafondi e la dirigente del Miur, Edvige Mastantuono. Il modello “funziona” e tanti guardano già con attenzione a questo progetto. «Noi speriamo – continua Anna Maria Di Falco – che il capoluogo etneo possa diventare un esempio per l’intero mondo della scuola italiana, creando un modello virtuoso che possa diramarsi in tutto il Paese. Il coinvolgimento e il sostegno del ministero dell’Istruzione sono fondamentali e ci permettono di proseguire in questa direzione.